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ASSOCIAZIONI: MEIC, A CAMALDOLI PER RISCRIVERE LA «MAGNA CHARTA» SU LAVORO, AMBIENTE, CITTADINANZA

“Lavoro ed equità intergenerazionale; sviluppo sostenibile e salvaguardia del creato; cittadinanza e integrazione sociale e culturale”. Sono questi i tre ambiti di riflessione su cui si confronteranno i membri del Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale), da venerdì prossimo, a Camaldoli per il loro IX Congresso nazionale (fino al 3 giugno), sul tema: “Oltre il ‘Codice di Camaldoli’. Lavoro, ambiente, cittadinanza: sfide per la città futura”. “Non si può pensare di ridare speranza alla collettività – ha spiegato Renato Balduzzi, presidente del Meic – puntando sempre sugli stessi temi”. Di qui la necessità di “andare al di là, creando le condizioni perché una delle sensibilità presenti all’interno del mondo cattolico si possa confrontare con l’insieme delle questioni all’ordine del giorno, che non si riducono soltanto ai temi pur importantissimi della vita e della famiglia”. Il Convegno del Meic è una delle tappe che porterà l’associazione, da qui al 2008, a “capire se e come fare una riscrittura del Codice di Camaldoli”, promosso tra il 1943 e il 1945 dal movimento laureati di Azione cattolica, di cui il Meic raccoglie l’eredità.Sir