Italia

Alluvione nelle Marche: Cei, un milione di euro dai fondi «8xmille». Mobilitata la Caritas

«La zona maggiormente colpita – si legge in una nota diffusa dall’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei – coincide con la diocesi di Senigallia, dove alle due vittime si aggiungono oltre 300 sfollati; ingenti i danni alle attività produttive con fabbriche, laboratori e campi allagati. La Caritas, su indicazione del vescovo, monsignor Giuseppe Orlandoni, e d’intesa con le autorità locali, ha attivato in città due punti di pronta accoglienza e preparazione pasti: a nord presso l’ex-seminario, a sud nella Casa San Benedetto. Caritas Italiana, in costante collegamento con la Chiesa locale, si è prontamente messa a disposizione per un pieno supporto e ha destinato un primo contributo per gli interventi immediati in favore della popolazione colpita».

«Accompagnare la popolazione colpita, facendoci prossimi alle Caritas locali e sostenendone gli sforzi, non solo nell’emergenza, ma anche nella prospettiva della ricostruzione». Questo il messaggio che don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, ha voluto ribadire oggi con la sua visita nelle zone alluvionate delle Marche. «Sin dalle prime ore dell’emergenza, Caritas Italiana – riferisce una nota diffusa oggi – è rimasta in costante collegamento con la Chiesa locale attraverso il coordinamento della delegazione regionale Caritas, ed ha già espresso vicinanza e solidarietà mettendosi, come di consueto in conformità al suo mandato, a disposizione per un pieno supporto e destinando un primo contributo per gli interventi immediati». La diocesi di Senigallia, dove si sono registrate anche due vittime, è la più colpita, con ingenti danni alle abitazioni, alle vie di comunicazione e alle attività produttive. Tra sabato e domenica gli sfollati sono stati oltre 300.