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Attentati in Francia: Elzir (Ucoii), appello agli italiani perché «non cadano nella trappola dei terroristi»

Il nostro dovere religioso civile e morale è quello di creare ponti, anzi è proprio in questi momenti difficili che dobbiamo lavorare per dimostrare che non hanno vinto questi criminali ma ha vinto la ragione della convivenza e del dialogo possibile».

I terroristi in Francia sono entrati nel locale Bataclan urlando «Allah u Akbar». «Questa bellissima espressione deve essere usata per entrare in pace con Dio e in dialogo con gli altri e invece è stata usata per uccidere. Da questi atti criminali – dice Elzir – noi siamo colpiti due volte. Intanto perché viene usato il nome della nostra fede, il nome del nostro Creatore e poi perché sono stati uccisi altri fratelli in umanità. Siamo tutti parte dell’unica famiglia umana. Noi sentiamo dolore. Esprimiamo solidarietà a tutto il popolo francese ma proviamo anche rabbia per questi assassini criminali che devono essere assicurati alla giustizia». Elzir ricorda un versetto del Corano che «dice in maniera molto chiara che chi uccide una persona e come se uccidesse tutta l’umanità e chi aiuta una vita umana a vivere e come se fosse data la vita a tutta l’umanità. Questo è l’islam».