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BABBO NATALE, OGNI GIORNO MIGLIAIA DI LETTERE GENERICHE DA TUTTA LA TOSCANA. ECCO DOVE FINISCONO

Dove abita Babbo Natale? Al Polo Nord. Questo lo sanno tutti i bambini. Che però si mostrano un po’. generici quando si tratta di inviare al nostro una missiva. Il francobollo spesso manca, l’indirizzo è a dir poco fantasioso: si va dal generico «Babbo Natale. Polo Nord». Al «Babbo Natale. Via del Cielo. Polo Nord» con le varianti «Via delle stelle» e «Via Lattea» ma anche un curiosissimo «Babbo Natale. In fondo al nostro cuore».I Centri postali operativi della Toscana, ormai da anni, raccolgono in un apposito ufficio le lettere inviate dai bambini a Babbo Natale. L’ufficio predisposto è quello di «processi e qualità».Già da settembre le lettere destinate a Babbo Natale arrivano a decine. In questi giorni in cui la festa della Natività di Gesù si avvicina – dicono Antonio Giurlani e Giovanna Tamagnini, dell’ufficio processi e qualità del Cpo di Pisa- la quantità di lettere è ancora maggiore: sì che, giorno dopo giorno, si riempie di queste missive un’intera cassa della capacità di 4/5 kg.Tutta la corrispondenza «generica» confluisce al Cpm di Firenze. I bambini che avranno indicato, sul retro della busta, l’indirizzo del mittente, riceveranno da Poste Spa un simpatico gadget.Le lettere con tanto di indirizzo vero (Napapiri, Rovaniemi, Finlandia) e affrancate, invece, prendono davvero il volo verso la destinazione indicata.Ma cosa contengono queste lettere? Poste Italiane ha raccolto le migliori lettere in un libro «Io ci credo che tu esisti», che, seppur a tiratura limitata, è reperibile negli uffici postali. Disegni e appunti che «idealizzano» la pace nel mondo ed una società più equa e solidale, ma anche richieste dirette di doni.Laddove la busta è aperta e non è indicata, sul retro, il mittente, i postini cercano l’indirizzo all’interno della lettera. Capita così di leggere qualche racconto. È capitato anche, alcuni anni fa, che i postini pisani leggessero la storia di una bambina che confidava a Babbo Natale di vivere in una famiglia sfortunata. Avrebbe desiderato un particolare regalo, e Babbo Natale sarebbe stato l’unico che avrebbe potuto garantirglelo (la famiglia non se lo poteva permettere). Quando i portalettere vennero a conoscenza di questa missiva, organizzarono in fretta e furia una colletta. aziendale: la bambina potè così avere il regalo richiesto. E coltivare ancora per un po’ il sogno di un Babbo Natale che tutto può.