Italia

BENI CULTURALI: FIRMATA A ROMA LA NUOVA INTESA TRA CEI E MINISTERO DEI BENI CULTURALI

“Il nuovo testo codifica le situazioni concrete nelle quali il coordinamento fra istituzioni pubbliche ed enti ecclesiastici è strumento risolutivo ai fini della tutela dei beni culturali di interesse religioso”: ha spiegato così, mons. Giancarlo Santi, direttore dell’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Cei, una delle principali innovazioni introdotte dall’Intesa firmata oggi a Roma dal presidente della Cei, card. Camillo Ruini, e dal ministro per i Beni e le attività culturali, on. Giuliano Urbani. L'”Intesa relativa alla tutela dei beni culturali di interesse religioso appartenenti a enti e istituzioni ecclesiastiche” integra e sostituisce la precedente Intesa del 1996, dando attuazione all’art.12 dell’Accordo di revisione del Concordato lateranense del 1984 che prevede che la Santa Sede e la Repubblica italiana concordino disposizioni per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni in questione.

“Dal 1996 ad oggi – ha rilevato mons. Santi – l’ordinamento statale in materia è stato modificato con l’attribuzione di maggiori competenze alle Regioni e l’entrata in vigore del Codice dei beni culturali e del paesaggio, modifiche recepite dall’Intesa”.

L’accordo ha, inoltre, precisato “i comportamenti che le parti devono tenere in ricorrenza di specifiche situazioni già rilevate dall’esperienza degli ultimi anni: cosa fare nel caso di eventi sismici o altri disastri naturali, come regolare il prestito di opere d’arte per mostre ed esposizioni, come procedere per l’inventariazione e catalogazione dei beni culturali mobili e immobili e per l’adeguamento liturgico delle chiese”.

“La previsione espressa, nei casi individuati, degli impegni di entrambe le parti – ha concluso mons. Santi – consentirà a ciascuna di esse di lavorare con maggiore efficacia e precisione e favorirà la crescita della collaborazione tra i soggetti interessati”.Sir