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BONUS ALLE SCUOLE PARITARIE: PADRE PERRONE (FIDAE), SOLO UN PICCOLO PASSO

“Una misura molto parziale, un piccolo passo rispetto a quanto già accade nel resto d’Europa, dove i genitori quasi totalmente possono iscrivere i propri figli a scuola sena spese personali, visto che è tutto a carico dello Stato”. Così padre Antonio Maria Perrone, presidente della Fidae (Federazione italiana delle attività educative), definisce il decreto emanato dal governo, che prevede un rimborso parziale della retta delle scuole paritarie, dalle elementari al primo anno delle superiori, per i genitori che ne facciano richiesta già a partire da questo anno scolastico. Stando alle anticipazioni di stampa, il “bonus” verrà erogato alle famiglie, senza limiti di reddito, dalle regioni ed è cumulabile anche ad eventuali altre misure di agevolazione già previsti in alcune di esse. “Siamo lontani – dichiara padre Perrone al Sir – dal traguardo finale della piena parità scolastica, che deve portare a coprire integralmente la retta e gli altri costi sostenuti dalle famiglie per consentire ad essi di scegliere liberamente la scuola statale o quella paritaria. La scuola dell’obbligo deve essere gratuita, sia per le scuole statali che per gli altri enti appartenenti al sistema pubblico di istruzione”. A proposito dell’annoso dibattito, riapertosi sui media, riguardo alla presunta “incostituzionalità” di misure del genere, Perrone replica precisando che “è una questione che non si pone per le scuole paritarie, semmai per le scuole private. Il comma 4 dell’articolo 33 della Costituzione – dopo il comma 3, quello del ‘senza oneri per lo Stato’ – stabilisce infatti che bisogna garantire piena libertà di scelta alle famiglie, e agli alunni delle scuole pubbliche non statali un trattamento scolastico equipollente a quelle di Stato”.