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CALCIO, PORTE CHIUSE DOMENICA 11 PER FIORENTINA-UDINESE

In base alle decisione assunte dall’Osservatorio per le manifestazione sportive, domenica prossima in serie A potranno giocarsi, con il pubblico sugli spalti, le seguenti gare: a Roma: Roma-Parma; a Genova: Sampdoria-Ascoli; a Cagliari: Cagliari-Siena; a Torino: Torino-Reggina; a Palermo: Palermo-Empoli. Dovrebbero giocarsi, invece, a porte chiuse – salvo interventi risolutivo dell’ultim’ora – le seguenti gare: a Bergamo: Atalanta-Lazio; a Verona: Chievo-Inter; a Firenze: Fiorentina-Udinese; a Milano: Milan-Livorno; a Messina: Messina-Catania. Tutte le gare dovranno avere inizio alle ore 15, essendo per ora proibiti gli incontri in notturna.

Per i 25 stadi risultati al momento non adeguati alla normativa sono previste, già nei prossimi giorni, “ulteriori verifiche per accertare in ogni momento l’eventuale messa a norma”. Le verifiche, come rileva il Viminale a conclusione della riunione dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive, saranno effettuate da una “specifica commissione istituita in seno all’Osservatorio”. Gli impianti sportivi sono: Ascoli Piceno, Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Catania, Cesena, Empoli, Firenze, Lecce, Livorno, Mantova, Messina, Milano, Modena, Napoli, Parma, Perugia, Pescara, Piacenza, Reggio Calabria, Salerno, Trieste, Udine e Verona.

Qualche piccola speranza di poter avere il pubblico sugli spalti ce l’anno ancora alcuni degli impianti non a norma. Il vice capo della polizia Manganelli, che ha presieduto l’Osservatorio, dopo aver detto che alla base c’è la volontà di “attuare con serenità il rigore del decreto legge”, non si è però sbilanciato sulla lista buona degli impianti. “Ci saranno altre riunioni – ha detto il prefetto – decideremo comunque tra 24-48 ore”. E l’Osservatorio dovrebbe tornare a riunirsi già nel pomeriggio di oggi.

L’elenco diffuso dal Viminale sugli stadi agibili o inadeguati rispetto alle misure decise per contrastare la violenza nelle manifestazioni sportive non comprende sette città che hanno squadre in serie B perché la capienza dei rispettivi stadi è inferiore o pari a 10 mila spettatori. Le città sono: Rimini, Frosinone, Treviso, Vicenza, La Spezia, Crotone e Arezzo. In tali stadi non trova applicazione la normativa Pisanu (con le ulteriori modifiche decise ieri dal governo) sugli standard di sicurezza, che si riferisce esclusivamente agli impianti con una capienza superiore a 10 mila spettatori. Nelle sette città le gare, pertanto, potranno essere regolarmente giocate, salvo che, di volta in volta, non siano adottate dalle autorità di pubblica sicurezza misure speciali per motivi di ordine pubblico. La disciplina sugli standard di sicurezza trova, invece, applicazione per alcuni stadi di squadre di serie C che hanno una capienza superiore a 10 mila spettatori.

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