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CAMORRA: POLIZIA SEQUESTRA A MONTECATINI VILLA INTESTATA A COSCA

La Polizia di Stato di Napoli, su disposizione della Sezione misure di prevenzione del Tribunale, ha sequestrato beni patrimoniali per un valore di oltre 12 milioni di euro che erano nella disponibilità di organizzazioni camorristiche attive a Napoli ed in provincia. Si tratta di appartamenti, ville bunker, terreni e quote societarie. Sono stati sequestrati anche una lussuosa villa a Montecantini Terme ed appartamenti nella provincia di Roma. La villa sequestrata a Montecatini Terme, otto vani divisi su tre livelli e cantina, era intestata ad alcuni componenti della famiglia Ritaccio-Licenziato, una cosca collegata al clan Vollaro, che controlla lo spaccio di droga tra Portici ed Ercolano. Al clan Castaldo di Caivano sono stati sequestrati una villa-bunker dotata di sistema di videosorveglianza e vetri antiproiettile, con una recinzione in ferro di cinque metri di altezza, una “Golf” ed una moto “Honda 150”, per un valore complessivo di 1 milione mezzo di euro. Ad un affiliato al clan Di Lauro, attivo nei quartieri di Secondigliano e Scampia, Umberto Lamonica, 30 anni, considerato un elemento di rilievo dell’ organizzazione camorristica, ed alla moglie Natalia Bifolco, è stato sequestrato un appartamento arredato di cinque vani al Corso Italia, in una zona di Secondigliano controllata dal clan, per un valore di circa 500 mila euro. Infine a Cinzia Falco, 35 anni, attualmente in carcere a Lecce, moglie del boss Antonio Contino, sono stati sequestrati due terreni a Pascarola, nella zona industriale di Caivano, e le quote della “New shopping sport s.a.s.” società che distribuisce e vende articoli sportivi con sede legale ad Orta di Atella (Caserta) Per passare dal sequestro al provvedimento di confisca in primo grado occorreranno – ha detto il Questore di Napoli, Antonino Puglisi, rispondendo alla domanda di un giornalista – 10-11 mesi. Considerevolmente più lungo l’ iter per la sentenza definitiva di confisca. (ANSA).