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CARD. ANTONELLI: LA PIRA MODELLO DI SANTITA’ LAICALE
“Un modello di santità laicale”: così il cardinale Ennio Antonelli, arcivescovo di Firenze, descrive Giorgio La Pira intervenendo al convegno organizzato a Pozzallo, in Sicilia, in occasione del centenario della nascita. “Era appassionato di Cristo, e appassionato dell’uomo – spiega Antonelli – perché in ogni uomo vedeva Cristo. Da qui nasce il suo grande impegno per la giustizia sociale, l’impegno per la pace nel mondo, l’audacia di certe sue iniziative, lo sguardo profetico su un futuro che ai suoi tempi era lontano, ma che oggi è attuale: oggi capiamo quanto è importante il dialogo tra le tre religioni di Abramo, cristiani, ebrei, musulmani”.
Giorgio La Pira compie cento anni, e le celebrazioni per ricordarlo non potevano che partire dalla sua terra natale. Oggi Pozzallo è un fiorente centro balneare, e dal suo porto partono i traghetti per Malta: ma nel 1904, quando qui è nato La Pira, era un povero paese di pescatori. “La nostra famiglia – spiega il nipote, Tano La Pira, figlio di un fratello del “sindaco santo” – è radicata a Pozzallo da oltre mille anni e durante i secoli si è mescolata con turchi, ebrei, spagnoli. Questo può aiutare a far capire l’apertura mentale dello zio Giorgio, il suo amore per il Mediterraneo e per i popoli che si affacciano su questo mare”.
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