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CARD. BAGNASCO: FORMAZIONE POLITICA E VALORI NON NEGOZIABILI; PREOCCUPAZIONE PER OPERAI FINCANTIERI

I cosiddetti “valori non negoziabili”, vale a dire “la difesa della vita dal suo inizio fino al termine naturale, la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, la libertà di educazione”, costituiscono “il ceppo sul quale si impiantano e germogliano tutti gli altri valori, compresi quelli che si declinano nella dottrina sociale della Chiesa”: lo ha detto oggi nella conferenza stampa finale dei lavori dell’assemblea della Cei, il presidente cardinale Angelo Bagnasco. Riferendosi all’esigenza di formare le giovani generazioni all’impegno sociale e politico, ha sottolineato che “tale formazione deve avere le caratteristiche di essere solida, organica ed approfondita attorno ai principi fondamentali della dottrina sociale cattolica”. Questa formazione – ha poi precisato – “è tanto più urgente oggi quando si evidenzia la necessità di una fede pensata e motivata, perché non tutto può essere consegnato all’opinione libera e ci sono appunto dei limiti, rappresentati da valori non negoziabili. Su di essi la mediazione non è e non può essere un criterio accettabile”. Sempre circa l’impegno sociale, ha toccato l’esempio dell’economista Toniolo e di La Pira, che – ha affermato – “hanno indicato la santità come esigenza e traguardo dei cristiani, di tutti i cristiani, e quindi anche di quelli impegnati in politica e nella società”. “Le preoccupazioni non sono piccole” dinanzi all’attuale situazione della Fincantieri, che “non riguarda solo la Liguria ma il lavoro di molte persone e famiglie in diversi parti d’Italia”. “Auspico e ho fiducia nella volontà e nella capacità di un apporto unitario e propositivo” e “guardo con fiducia all’impresa e ai sindacati”, ha affermato il card. Angelo Bagnasco, rispondendo ad una domanda dei giornalisti. “So – ha aggiunto il cardinale – che c’è un dialogo aperto e propositivo” teso a “individuare proposte e iniziative che possano salvaguardare l’occupazione dei dipendenti che esprimono preoccupazione”. Tutto ciò “a fronte di innovazioni e aggiustamenti imprenditoriali che i tempi che viviamo forse richiedono”. Comunque sia, ha concluso il card. Bagnasco, “ho molta fiducia nella linea del dialogo e del confronto che porterà risultati positivi per tutti”.“Non finiremo mai di ribadire che l’unità nazionale è un valore imprescindibile”, ha detto ancora il Cardinale, rispondendo ad una domanda sulle parole pronunciate ieri del Papa a proposito del rapporto fra Nord e Sud Italia e sull’ipotesi che alcuni ministeri vengano trasferiti a Milano. Bagnasco ha ricordato che “l’unità è una conquista irrinunciabile: guai a perdere questo senso. Non è solo un’unità politica e gestionale, ma è qualcosa che nasce da un senso profondo di appartenenza a un unico popolo”. Ciò, per il card. Bagnasco, “dev’essere il filo conduttore che costituisce una nazione e che, quindi, dà un’anima allo Stato: l’anima sono i valori spirituali e morali”. “Auspichiamo – ha concluso – che sull’unità del nostro popolo non ci siano e non ci possano essere dubbi. Tutto il resto, le varie proposte, anche il federalismo solidale, dev’essere espressione e al servizio di questa unità di popolo e nazione”.Fonte: Sir