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CELLULE STAMINALI: RISOLUZIONE APPROVATA IN SENATO; FORUM FAMIGLIE, «FERMARE LA SPERIMENTAZIONE SUGLI EMBRIONI»

“Ferma contrarietà alla risoluzione presentata dall’Unione e approvata ieri dal Senato, poiché autorizza la sperimentazione sulle cellule staminali prelevate da embrioni crioconservati” viene espressa oggi dall’Associazione Scienza & Vita. La definizione di embrioni umani “non impiantabili”, precisa una nota di Scienza & Vita “è equivoca. Sicuro, invece, è che tali embrioni vengono di fatto distrutti, se utilizzati per la sperimentazione. Così facendo si avallano pratiche contrarie al rispetto della vita umana”. Quanto è avvenuto ieri al Senato, si legge ancora nel testo, “è, inoltre, un grave tradimento del dettato della legge 40/2004, confermata dalla volontà popolare nel referendum del giugno 2005, che vieta esplicitamente la sperimentazione su ciascun embrione umano”. Scienza & Vita, d’altro canto, “prende atto che la stessa mozione promuove la ricerca sulle cellule staminali adulte, che essa da tempo sostiene”, e “si augura, infine, che, dopo la grave decisione di ieri – nella quale per mancanza di coraggio hanno prevalso gli interessi di partito e di schieramento – riprenda un costruttivo dialogo fondato sulla libertà di coscienza dei parlamentari e sul rispetto della vita di ogni essere umano fin dal concepimento. Nello spirito di quella trasversalità che in passato ha prodotto fecondi risultati”.

Riportare “l’Italia nella minoranza di blocco” fermando “la sperimentazione sugli embrioni”. E’ “la speranza” del Forum delle associazioni familiari, all’indomani del voto in Senato “sulla ricerca distruttiva su embrioni umani”. “Anni e anni di lavoro e di pressioni della società civile – osserva il Forum – avevano portato ad una trasversalità sostanziale di una larga fetta della politica e del Parlamento sui temi non negoziabili come il diritto alla vita e la famiglia. Ora su quella trasversalità sembra tornare a prevalere la logica degli schieramenti che ha portato ad una mozione” stringente “su aspetti come la creazione di embrioni per la ricerca che nessuno in Italia ed in Europa sostiene più”, e che invece “tace sul ruolo che il nostro Paese avrebbe potuto avere nell’evitare l’inutile e scandaloso uso di esseri umani a fini di sperimentazione”. “La speranza – si legge ancora nella nota – è che i tanti parlamentari, che pure sono stati tra i protagonisti di quella trasversalità sulle cose che contano e che militano nelle file della maggioranza, ora vogliano far sentire forte la pressione sul ministro Mussi, affinché, nella riunione del Consiglio dei ministri europei del 24 luglio prossimo, riporti l’Italia nella minoranza di blocco e fermi così la sperimentazione sugli embrioni. Dando peraltro seguito alla volontà degli italiani che aveva portato all’inequivocabile risultato del referendum dello scorso anno in cui un solo elettore su cinque si era pronunciato contro la legge 40”. Sir