Italia

CHIESA E IMMIGRAZIONE: PEREGO (MIGRANTES), CONTRASTARE PRECARIETÀ E LAVORO NERO

“La precarietà e l’irregolarità lavorativa degli immigrati chiedono oggi, serenamente, di affrontare il tema dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro, dentro un quadro di regolamentazione dei flussi”: lo ha detto oggi mons. Giancarlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes, intervenendo a Roma al seminario su “Chiesa e immigrazione”, organizzato nell’ambito degli appuntamenti per il 40° anniversario di Caritas italiana. Mons. Perego ha citato alcuni esempi di “fragilità e povertà dei migranti, soprattutto in tempo di crisi economica”: l’85% degli immigrati vive in affitto, contro l’80% degli italiani che è proprietario della casa; un milione di lavoratori immigrati è “in condizione di precarietà lavorativa, che impedisce anche i ricongiungimenti familiari”. Mons. Perego ha invocato perciò “un cambiamento legislativo” e “la consapevolezza che non possono esistere situazioni riconosciute di illegalità e sfruttamento lavorativo, limbi dove non è riconosciuta la cittadinanza e la tutela, dove si alimentano mafie, corruzione e sfruttamento, a danno del sistema Paese, oltre che degli stessi immigrati”. Al tempo stesso, ha proseguito, “non può venire meno un piano di protezione e tutela dei più deboli”: 8.000 minori non accompagnati, 50.000 donne coinvolte nella tratta a scopo di prostituzione, sempre più adolescenti e adulti migranti, soprattutto donne, che soffrono di disturbi psichici. (Sir)