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CONSULTA: INCOSTITUZIONALE IL «LODO SCHIFANI». AMMESSO IL REFERENDUM ANCHE SE NON SI FARA’

La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art.1 della legge n.140 del 20 giugno 2003. Il cosiddetto «Lodo Schifani», che sospende i processi penali nei confronti delle cinque più alte cariche dello Stato, viola, dice la Consulta, gli art. 3 (uguaglianza) e 24 (difesa) della Costituzione. La questione era stata sollevata dai giudici del Tribunale di Milano.

Con un’altra sentenza, la Corte ha dichiarato ammissibile il referendum per l’abrogazione del «lodo» proposto da Antonio Di Pietro, così come era stato originariamente formulato. Ora, dopo la dichiarazione di illegittimità costituzionale della legge 140, spetta all’ufficio centrale presso la Corte di Cassazione valutare le conseguenze, stabilendo se la consultazione popolare abbia ancora valore, ma è scontato che il referendum non potrà aver luogo, perché le norme che intendeva abrogare (l’art. 1 della legge 140) sono già decadute con la sentenza della Corte Costituzionale.

«Prendiamo atto che la questione sollevata dal tribunale si è dimostrata fondata», ha commentato a caldo il presidente della prima sezione del tribunale di Milano, Luisa Ponti. Il processo Sme si è concluso nel novembre scorso con la condanna di Cesare Previti, Renato Squillante e altri imputati mentre la posizione di Silvio Berlusconi grazie al Lodo Schifani era stata stralciata e il processo era stato sospeso.

Il testo della sentenza della Corte Costituzionale