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COOPERAZIONE INTERNAZIONALE, ONG ITALIANE DENUNCIANO: ITALIA ULTIMA PER GLI AIUTI AI PAESI POVERI

I dati del Development Assistance Committee (Dac) dell’Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo (Ocse) evidenziano che l’Italia è oggi all’ultimo posto per le risorse destinate all’aiuto pubblico allo sviluppo. Secondo il rapporto pubblicato di recente, 15 su 22 Paesi dell’Ocse hanno incrementato l’aiuto pubblico allo sviluppo nel 2004, ma solo 5 hanno raggiunto o superato lo 0,7% del Pil, ossia la percentuale indicata dalla Banca Mondiale necessaria per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio e già calendarizzata da Francia, Spagna e Gran Bretagna. In Europa, la media degli Stati membri è salita allo 0,36% rispetto allo 0,33 del 2003. Ben diverso il quadro dell’Italia – denuncia in un comunicato diffuso oggi l’Associazione delle Ong italiane – per la quale “il Dac certifica che le somme destinate nel 2004 ai programmi per lo sviluppo e la lotta alla povertà ammontano solo allo 0,15% del Pil. Una percentuale ridotta ulteriormente rispetto allo 0,17% del 2003. L’Italia si conferma così ultima fra i Paesi dell’UE e conquista il primo posto degli inadempienti nella classifica mondiale, sorpassando persino gli USA, storico fanalino di coda”.

“Al nuovo Governo appena insediatosi – dichiara Sergio Marelli, presidente dell’Associazione Ong Italiane – chiediamo fin d’ora una immediata e significativa inversione di tendenza per rispettare quantomeno gli impegni assunti dal nostro Paese in ambito internazionale nei confronti dei Paesi in via di sviluppo”. “Non ci attendiamo certo – continua Marelli – la concretizzazione della promessa di raggiungere l’1%, ma un più realistico, quanto doveroso 0,33%, impegno in linea con quelli sottoscritti con il Consiglio dei Ministri Ue”.Sir