Italia

Cei: “Applicare, in modo uniforme e diffuso, la legge sulle cure palliative”

“Piena sintonia è stata espressa rispetto alla preoccupazione per il continuo verificarsi di ‘soprusi e abusi nei confronti della persona umana’. L’inaccettabile dramma dei migranti che si consuma sia sulle rotte marittime sia su quelle terrestri, alle porte dell’Europa e ai confini tra gli Stati, scuote le coscienze e invoca una risposta ispirata ai quattro verbi indicati da Papa Francesco: accogliere, proteggere, promuovere e integrare”. Lo riferisce il comunicato finale della 75ª Assemblea generale straordinaria della Cei conclusasi oggi a Roma. “Avere cura degli ultimi è l’unica strada per costruire un mondo di pace e di benessere comune. Per la Chiesa che è in Italia – è stato detto – stare accanto ai più deboli è una scelta che si rinnova ogni giorno nella verità e nella carità”.

In questo senso, viene espressa anche “profonda vicinanza e condivisione a quanti si trovano in condizioni di fragilità, ricordando che la sacralità di ogni vita umana non viene meno neppure quando la malattia e la sofferenza sembrano intaccarne il valore”. “Avere compassione di un malato significa sostenerlo con terapie adeguate e con affetto, restituendogli la speranza nel Cristo medico, che guarisce e salva. Perciò, la presidenza della Cei rilancia la richiesta di applicare, in modo uniforme e diffuso, la legge sulle cure palliative e la terapia del dolore, tecniche capaci di ridare dignità alla vita dei malati, anche di quelli inguaribili o di quelli che sembrano aver smarrito il senso del loro stare al mondo”.