Italia

Coldiretti, “Ue vuole cancellare fondi per promozione carne, salumi e vino”. No a decisioni “semplicistiche”

Lo denuncia il presidente di Coldiretti Ettore Prandini in una lettera inviata al commissario europeo per gli affari economici, Paolo Gentiloni, in riferimento al nuovo “Piano d’azione per migliorare la salute dei cittadini europei” all’ordine del giorno della riunione dei commissari, con la scusa di tutelare la salute che va invece salvaguardata promuovendo una dieta equilibrata e varia senza criminalizzare singoli alimenti. Il giusto impegno della Commissione europea per tutelare la salute dei cittadini, secondo Coldiretti, non può tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate.

Ad essere danneggiati sono prodotti dalla tradizioni secolari con un impatto devastante sull’economia, sull’occupazione, sulla biodiversità e sul territorio dove quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di prodotti tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado. La norcineria italiana – prosegue Coldiretti – “è un settore di punta dell’agroalimentare nazionale grazie al lavoro di circa centomila persone” con “un fatturato che vale 20 miliardi”. Senza dimenticare il volano economico generato dal vino italiano che vale oltre 11 miliardi di fatturato lo scorso anno e offre opportunità di lavoro nella filiera a 1,3 milioni di persone.

Settori già duramente colpiti dall’emergenza Covid che ha costretto alla chiusura di osterie e ristoranti che – conclude Coldiretti – “rappresentano un luogo privilegiato di consumo di carne, salumi e vini di qualità. Una provocazione nei confronti dell’Italia a dieci anni dal riconoscimento Unesco della dieta mediterranea”.