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Come creare una strategia di trading ai tempi del Coronavirus

Ovviamente non sono mancate le opportunità in Borsa anche nel periodo più difficile del primo lockdown, come dimostra il rally di Tesla le cui azioni sono aumentate di valore del 692% nell’ultimo anno, fino ai più modesti risultati di Zoom (+492% a un anno), Amazon (+62%) e Netflix (+46%).

Al contrario, alcune società quotate sono letteralmente crollate sui mercati finanziari, con settori particolarmente colpiti dall’emergenza sanitaria come quello dell’aviazione commerciale e il comparto energetico, dove ad esempio Lufthansa ha perso in un anno il 41% della quotazione borsistica, Boeing oltre il 40% ed ENI più del 39%. Allo stesso tempo bisogna considerare il boom delle criptovalute, con il prezzo di Bitcoin cresciuto del 156% negli ultimi 12 mesi, oltre alle potenzialità delle azioni delle aziende impegnate nella produzione dei vaccini contro il coronavirus come Pfizer e BioNTech.

È evidente come pianificare gli investimenti in questo momento sia estremamente complesso, per questo motivo è essenziale puntare sulla formazione e seguire i consigli degli esperti. Un punto di riferimento è il portale web Segnaliditrading.net di Alessandro Moretti, analista tra i più apprezzati nel settore e attivo anche nella formazione professionale, dove trovare risorse utili come corsi e guide specializzate tra cui questo interessante contenuto che spiega come creare una strategia di trading vincente, con suggerimenti preziosi per gestire l’attività finanziaria ai tempi del coronavirus.

Trading online: cosa è cambiato con la pandemia di Covid-19

La crisi economica globale del 2020, con tutti i principali Paesi in recessione a causa della contrazione dei consumi e dell’aumento della spesa pubblica, ha cambiato profondamente anche il trading online, un ambito in cui è sempre più alta la presenza di giovani trader indipendenti e risparmiatori alla ricerca di un rendimento. Gli strumenti classici a basso rischio, come titoli di Stato, conti deposito e obbligazioni corporate, non offrono tassi adeguati e in alcuni casi persino negativi come i bond pubblici, come diretta conseguenza delle politiche monetarie delle banche centrali.

Per questo motivo molti investitori e risparmiatori si sono riversati in massa sul mercato azionario, sfruttando l’incremento delle nuove tecnologie digitali e la maggiore accessibilità del trading finanziario svolto in modo autonomo dai piccoli trader. Questo scenario ha portato alla crescita degli investimenti privati, con volumi considerevoli in grado di influenzare le Borse mondiali, con un focus su asset come criptovalute, azioni e materie prime, tra cui soprattutto l’oro e il dollaro americano, considerati ancora oggi beni rifugio per proteggere il capitale nei periodi di alta volatilità.

Inoltre sono aumentate le partecipazioni negli ETF, fondi d’investimento adatti a chi vuole diversificare per una gestione più attenta del rischio, in quanto invece di investire in un solo asset si opera su tutti i titoli di un indice di riferimento. Naturalmente non mancano le posizioni speculative, con l’attrazione esercitata dai titoli tecnologici e dalla aziende legate allo sviluppo e alla produzione dei vaccini anti-Covid, con molti trader alla ricerca di opportunità nel breve e medio termine a fronte di investimenti meno aggressivi in aziende più stabili.

Cosa valutare nelle strategie di trading durante la pandemia di coronavirus

Senza dubbio una strategia di trading rimane pressoché uguale in ogni periodo storico, almeno per quanto riguarda le sue basi, infatti bisogna sempre partire dall’analisi tecnica e fondamentale considerando aspetti come la diversificazione degli investimenti, orizzonti temporali adeguati e una gestione del rischio ottimale. Ovviamente cambia l’approccio in situazioni come quella odierna, passando da un atteggiamento più aggressivo a uno più difensivo, per tutelare il capitale in modo più prudente rispetto a quanto si fa di solito nei momenti di crescita e di stabilità economica e finanziaria.

Ad ogni modo, sicuramente è necessario integrare nuovi parametri nelle proprie analisi rispetto a quanto fatto prima della pandemia di coronavirus, ad esempio tenendo conto della sostenibilità degli investimenti e dei criteri ESG per lo studio delle aziende su cui puntare. Gli aspetti di etica sociale, trasparenza della governance ed ecologia sono oggi essenziali per capire su quali imprese investire nel medio e lungo termine, senza dimenticare fondamentali tecnici come la presenza di un trend di crescita, il controllo dell’indebitamento, la validità del piano industriale e il livello di innovazione tecnologica.

L’emergenza sanitaria offre anche delle opportunità interessanti, con la possibilità di comprare azioni di aziende consolidate che senz’altro saranno ancora protagoniste dopo la fine della pandemia, imprese i cui titoli oggi possono essere acquistati ad un prezzo piuttosto basso, tra cui società dei settore travel, energia e i bancari. Un’altra opzione è quella più complessa, tentando di individuare le aziende leader del futuro in grado di dominare la scena nei prossimi anni, cercando di scoprire le imprese che verranno premiate dal cambiamento sociale in atto dettato dalla trasformazione digitale, prendendo decisioni consapevoli in base ai propri obiettivi di trading.