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Come illuminare un ingresso privo di finestre: tips su colori e illuminazione

Un ingresso ben curato e arredato con stile, allora, può trasformarsi in un ottimo biglietto da visita per l’intera casa. Un problema che sorge spesso, però, è la luminosità di questi spazi, solitamente molto scarsa: se le case di una volta disponevano di ingressi molto più ampi, ad oggi si prediligono i piccoli disimpegni dove raramente c’è la presenza di una finestra a illuminare l’ambiente. Bisogna tenere conto del fatto che quando si entra in un luogo nuovo si prova un naturale senso di spaesamento, che potrebbe essere accentuato da un ingresso piccolo e poco luminoso, con una conseguente prima impressione negativa da parte dei nostri ospiti! Per ovviare a questi problemi, di seguito forniamo una piccola guida su come valorizzare l’ingresso di casa attraverso soluzioni per l’illuminazione in grado di sopperire all’assenza di finestre. 

La combinazione delle luci 

La soluzione perfetta per ottenere una luce adeguata prevede la combinazione di due diversi tipi di luce: 

  • un punto luce generale;

  • un punto luce funzionale.

Si tratta, in sostanza, della differenza tra luce diretta e indiretta. La luce generale definisce l’ambiente per orientarsi nello spazio, risulta uniforme e non crea contrasti troppo netti. La luce funzionale, invece, è quella che serve per mettere in risalto i dettagli che si desidera valorizzare. In un ingresso bisogna cercare il giusto equilibrio: da un lato chi entra deve subito comprendere la struttura della stanza per sapersi orientare e sentirsi a proprio agio, dall’altro bisogna dosare l’illuminazione con sapienza per evidenziare tutti i dettagli che meritano l’attenzione dell’osservatore. Per esempio, quando un ingresso dà direttamente nel soggiorno, è preferibile inserire un punto luce funzionale per metterlo in risalto, mentre in un corridoio lungo è meglio optare per una luce indiretta diffusa, perché con una sola luce funzionale si rischierebbe di lasciare zone d’ombra.

La scelta dei colori 

Una delle prime scelte da fare quando si organizza l’ingresso di casa riguarda i colori dei complementi d’arredo. È forse l’aspetto più semplice, ma il più importante: i colori dominanti nel nostro ingresso possono davvero fare la differenza nella percezione della luminosità dell’ambiente. Sono del tutto aboliti i toni scuri, mentre ci si può sbizzarrire con il bianco e le tonalità brillanti che, oltre a dare luminosità, spezzano l’effetto chiuso. Per i pavimenti si consiglia un parquet o laminato chiaro o l’utilizzo di piastrelle monotono, rigorosamente di colori tenui. 

L’utilizzo di faretti e applique

I faretti sono una soluzione sempre più diffusa per l’illuminazione, e sono l’ideale per gli spazi piccoli dove non è possibile installare sistemi di illuminazione ingombranti. Ne esistono di molti tipi diversi, i più classici sono senza dubbio quelli semplici bianchi e quadrati. Possono essere installati lungo il perimetro dell’ingresso o anche nel soffitto, quello che conta è che siano distanziati l’uno dall’altro a intervalli regolari, in modo da distribuire la luce in maniera omogenea e dare profondità alla stanza. In generale, se il corridoio è stretto e lungo sono consigliabili file di faretti circolari di piccole dimensioni, mentre in un ingresso piccolo e largo si possono distribuire meno faretti ma di dimensioni maggiori.

Sono molto suggestive anche le applique da muro, adatte a uno stile d’arredo raffinato sia classico che contemporaneo. Questo tipo di illuminazione si inserisce lungo le pareti dell’ingresso ed è disponibile sul mercato in moltissime forme e materiali diversi, a seconda dei gusti. Le loro dimensioni contenute le rendono delle degne sostitute dei lampadari, in grado di valorizzare un ambiente piccolo con un tocco originale.

L’installazione di luci da pavimento 

Le luci da pavimento sono sicuramente un modo originale per illuminare l’ingresso e hanno un grande impatto scenografico. Sono sempre faretti a incasso, ma si inseriscono direttamente nel pavimento e anche in questo caso si possono scegliere diverse forme e colori. Molto usate nei vialetti e nei cortili esterni, possono adattarsi anche all’ingresso di casa per colpire subito l’occhio di chi entra. 

Sfruttare gli specchi 

Lo specchio è un alleato prezioso degli ambienti poco luminosi. Inoltre, nell’ingresso di casa la sua funzione è ancora più importante, perché è uno oggetto essenziale di cui ci serviamo per controllare di avere tutto in ordine prima di uscire. Lo specchio, oltre a dare un tocco di vivacità, restituisce profondità all’ambiente, che in questo modo sembrerà più ampio. È molto importante valutarne attentamente la posizione: non bisogna mai appendere lo specchio davanti alla porta, l’ideale è su una parete laterale al di sopra di una consolle. 

Quando l’ingresso è molto piccolo, si consiglia di fare attenzione agli specchi che alterano la percezione dello spazio, come le soluzioni componibili molto diffuse sul mercato. Queste sono un’ottima alternativa per gli specchi da soggiorno, dove l’ambiente è più ampio e si può osare di più anche con i complementi d’arredo, ma talvolta sono azzardate per l’ingresso perché potrebbero generare un effetto di confusione. Per non rinunciare all’originalità degli specchi componibili dalle forme eccentriche, è bene scegliere specchi di design dai materiali leggeri, il cui impatto sarà meno invasivo e non andrà ad appesantire la stanza.