Italia

Commissione Ue promuove con riserva i conti italiani. Ridurre il debito e il «sommerso», meno tasse sul lavoro

Il Collegio, nel verificare i dati di bilancio di tutti i Paesi Ue, ritiene che l’Italia abbia rispettato la regola del debito, dunque «il Paese è ampiamente in linea con il braccio preventivo del Patto di stabilità nel 2017». Una promozione per il governo uscente di Paolo Gentiloni e un avvio di lavoro più sereno per il nuovo esecutivo di Roma. Il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis ha affermato: «Abbiamo deciso di non aprire una procedura per debito. Il messaggio politico è chiaro»: Roma «deve continuare a ridurre il debito pubblico che è il secondo più alto dopo la Grecia, ma dalla nostra valutazione vediamo un ampio rispetto del Patto nel 2017 e della regola del debito». Al nuovo governo si raccomanda di «continuare a ridurre il deficit e il debito e concretamente per il 2019 segnaliamo la necessità di un aggiustamento strutturale di 0,6%». Resta il nodo di un debito fuori misura che sarà valutato di nuovo nel 2019. Anche sul deficit rimane la richiesta di una correzione dello 0,3% che sarà ripresa in esame più avanti.

Non mancano poi altri «compiti a casa» per il governo italiano: diminuire il carico fiscale che grava sul lavoro, ridurre i crediti deteriorati, rafforzare la lotta al «nero» e all’economia sommersa (anche riducendo i pagamenti in contanti), ridurre la spesa pensionistica (tra le più elevate in Europa), accrescere la qualità dei servizi pubblici, ridurre la durata dei processi civili. Pierre Moscovici, commissario agli affari economici, ha aggiunto: «La situazione in Italia vede sfide ben note che aspettano risposta», soprattutto il debito che grava sul Paese, nodo rilevante «per l’avvenire dell’Italia e dei cittadini italiani, e questo necessita di risposte credibili a cui, come amici dell’Italia, dobbiamo prestare attenzione». La Commissione si augura infine una rinnovata «cooperazione» con il prossimo governo italiano «fondata sul dialogo» perché «l’Italia è uno dei Paesi fondatori dell’Ue e al cuore dell’eurozona e in questo quadro che deve iscriversi la sua traiettoria».