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Coronavirus: Forum Terzo settore, “con divieto di somministrare cibo e bevande si rischia chiusura definitiva dei circoli”

“È francamente incomprensibile il motivo per cui le attività di somministrazione di alimenti e bevande, effettuate nel rigoroso rispetto delle norme di sicurezza, siano autorizzate per i bar dei pubblici esercizi e vengano invece vietate per le associazioni – dichiara Claudia Fiaschi, portavoce del Forum nazionale del Terzo settore – La situazione attuale rappresenta una insopportabile discriminazione per il Terzo settore, oggi allo stremo delle sue forze. Le attività di promozione sociale, oltre ad aiutare le persone più fragili e sole e che più stanno soffrendo gli effetti di questa crisi, sono fondamentali per la tenuta della coesione sociale delle nostre comunità. Spesso nei piccoli centri o nelle periferie i circoli rappresentano l’unica occasione di sana socialità. Lasciare ai circoli culturali e ricreativi la possibilità di riaprire le porte ai propri soci per un caffè o un pasto caldo, attività oggi consentita ai pubblici esercizi, permetterebbe un minimo di autofinanziamento in un momento in cui le risorse sono del tutto prosciugate.”

“Peraltro – prosegue Fiaschi – il finanziamento dei ristori per queste attività è drammaticamente inadeguato: 70 milioni, ancora non erogati, per un comparto economico che ha migliaia di occupati, sono evidentemente pochissimi”. “Non ci sono motivazioni per scelte così penalizzanti: è necessario un intervento urgente e risolutivo da parte di governo e parlamento”, conclude.