Italia

Coronavirus: Istat-Iss, “nei primi 5 mesi del 2020 si stimano 36.445 decessi in eccesso rispetto allo stesso periodo del 2015-2019”

“Questa valutazione complessiva – viene spiegato – non tiene conto della complessità di un confronto a livello mensile in quanto nei mesi di gennaio e febbraio in Italia si è registrato un decremento pari al 6,4% dei decessi rispetto al quinquennio precedente, mentre l’eccesso è presente nei mesi di marzo ed aprile con 45.186 decessi in più, di cui 28.282 (63%) potrebbero essere considerati decessi Covid-19 secondo quanto riportato alla Sorveglianza integrata”.

Stando ai dati diffusi, considerando l’eccesso di mortalità nelle Province ad alta diffusione del virus, nei mesi di marzo e aprile sono 38.973 i decessi stimati in eccesso rispetto al periodo 2015-2019, il 59% (22.848) può essere attribuito ai decessi Covid-19. Più difficile è capire quale sia stato il contributo dei decessi Covid-19 alla mortalità del mese di maggio in quanto complessivamente si registra una riduzione del 2,2% dei decessi complessivi (pari a 1.081) rispetto al quinquennio precedente mentre la Sorveglianza integrata registra 3.898 decessi avvenuti in persone con tampone positivo al Covid-19.

“La minore mortalità complessiva nel mese di maggio 2020 rispetto allo stesso mese della media 2015-2019 – si legge nel Report – può in minima parte essere attribuito a una sottostima dei decessi che vengono riportati all’Istat 1 ma più verosimilmente è legato a un fenomeno di ‘harvesting’ le cui conseguenze si iniziano a vedere in questo mese: l’impatto del Covid-19 ha molto probabilmente causato nelle persone con condizioni di salute estremamente compromesse l’anticipazione delle morti che sarebbero comunque avvenute nel breve periodo. Inoltre, può essere ipotizzato che, in alcuni casi, il Covid-19 possa non essere la causa principale del decesso, ma semplicemente una concausa e che pertanto non abbia un impatto diretto sulla mortalità complessiva”.

Nei primi 5 mesi del 2020, dei 191.228 decessi totali 31.763 (16.6%) sono di soggetti con tampone positivo al Covid-19. Questa distribuzione varia all’interno delle aree di diffusione.