Italia

Coronavirus: Università Cattolica, in calo incidenza, positività e pressione su servizi sanitari, ma è presto per dire di aver evitato terza ondata

Si registra una minor pressione anche sui servizi sanitari: in settimana ci sono stati -36,99 isolati a domicilio ogni 100mila abitanti, -1,39 ricoveri ordinari ogni 100mila abitanti e -0,15 ricoveri intensivi ogni 100mila abitanti. È quanto emerso dalla 36ª puntata dell’Instant Report Covid-19, iniziativa dell’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems) dell’Università Cattolica di confronto sistematico sull’andamento della diffusione del Sars-CoV-2 a livello nazionale, diffusa oggi.

“L’andamento settimanale dell’incidenza, della positività e della pressione sui servizi sanitari – afferma Americo Cicchetti, direttore Altems – risulta essere in calo, ma è ancora presto per adagiarsi sugli allori. La pandemia in Italia è in una fase altalenante in termine di numero di nuovi contagi e questo si riverbera sulla mortalità che si mantiene purtroppo ancora stabile ma alta. L’uscita da questa situazione può dipendere solo da due azioni: chiusure più ‘aggressive’ o una accelerazione nella somministrazione dei vaccini soprattutto in quelle categorie che possono essere, più di altre, veicoli di contagio in quanto socialmente più esposte come i docenti, gli stessi studenti, i trasportatori e le forze dell’ordine”.

Negli ultimi 7 giorni, le regioni che hanno effettuato il maggior numero di inoculazioni per punto di somministrazione sono state Veneto (4.566), Emilia-Romagna (4.469), Friuli-Venezia Giulia (3.961) e Lazio (3.450).  Al 19 gennaio, 6 regioni hanno emanato bandi per l’assunzione di personale medico da dedicare alla campagna vaccinale anti Covid-19. La Regione più attiva è il Lazio che ha emanato 3 bandi, seguito da Emilia-Romagna e Lombardia (entrambe 2 bandi).