Italia

DIGITALE TERRESTRE, COPERCOM: FERMARE LA TELE-MATTANZA AI DANNI DELLE PICCOLE TV

“Dinanzi al rischio di un così pesante ridimensionamento del pluralismo informativo non si può tacere, anzi bisogna reagire facendo leva sulle coscienze democratiche del nostro Paese”. Così il Copercom (Coordinamento delle Associazioni per la Comunicazione) si associa all’allarme lanciato dal quotidiano “Avvenire”, dopo la decisione del Parlamento italiano di tagliare nove frequenze tv per destinarle alle compagnie telefoniche. “Il tutto a scapito, come ha ampiamente documentato il quotidiano, di un gran numero di emittenti locali (fra le 200 e le 250) che corrono concretamente il pericolo di non poter disporre di canali per andare in onda”.
“Questa battaglia di civiltà della comunicazione italiana – sottolinea il Copercom – viene combattuta, in queste ore, in splendida solitudine, da ‘Avvenire’, nel tentativo di limitare i danni che verrebbero arrecati dal taglio delle frequenze che, secondo la Legge di stabilità 2011, premierebbe le compagnie telefoniche a scapito delle tv provinciali e comunitarie, fra le quali sono tante quelle di ispirazione cattolica. ‘Avvenire’ ha denunciato quanto sta accadendo come una Tele-Mattanza”.
“Il Copercom – precisa il presidente Domenico Delle Foglie, d’intesa con il consiglio esecutivo – non solo si associa a questa denuncia, ma fa appello alle forze politiche perché non venga portato a termine questo esproprio e si pongano in essere tutti i tentativi per salvaguardare un patrimonio di informazione che ha un forte radicamento valoriale, territoriale e comunitario”.