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Divorzio breve: don Gentili (Cei), «Un grido di dolore muto che va ascoltato»

Parlando al Sir, a margine di un convegno promosso dal Forum delle associazioni familiari, don Gentili afferma: «Al di là dei tempi c’è un grande vuoto. I tempi sono stati ristretti e a volte il tempo aiuta ad elaborare una rabbia iniziale in chi si separa. Ma ciò che ci preme soprattutto è che quel tempo va accompagnato e sostenuto. E invece noi vediamo che c’è un grande vuoto proprio su questo. Continuiamo a fare leggi che facilitano l’uscire dalla famiglia e poche che invece aiutano a fare famiglia».

«Immaginiamo una casa in cui appare una crepa – spiega don Gentili – e che viene rasa al suolo invece che aiutata a essere riscostruita. Queste sono le case degli italiani: stiamo radendo al suolo chi vuole far casa e far famiglia. Noi abbiamo visto tante situazioni di crisi familiari evolversi nel tempo con i dovuti sostegni e riformarsi in un rinnovato impegno del per sempre. Un percorso che conduce anche ad un maggior benessere per la coppia e per i figli». Don Gentili si pronuncia anche sulla proposta di legge sostenuta dal Forum e presentata sia alla Camera che al Senato di istituire una «Giornata nazionale sulla famiglia». «Sono le famiglie che poi nel concreto e nella carne portano avanti la storia di questo Paese. Se pensiamo ad una persona fuori dai suoi legami familiari, diventa un naufrago. Ma la famiglia in questo momento porta in sé delle grandi fragilità e quindi ha bisogno non solo di una Giornata ma di un’attenzione rinnovata perché il fatto di sposarsi possa diventare qualcosa che è sostenuto dalla società e perché far figli e aprirsi alla vita non siano un problema ma una grande risorsa per tutti».