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EBREI E MUSULMANI, LA VISITA DEL RABBINO DI SEGNI ALLA MOSCHEA DI ROMA

“Un invito ufficiale” a ricambiare la visita in Sinagoga “quanto prima”. Si è concluso così il discorso del Rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni alla moschea di Roma. Al termine del suo discorso, il rabbino ha donato al segretario generale del centro islamico culturale d’Italia, Abdelah Redouane, una piccola mano lignea di artigianato marocchino. Il rabbino ha spiegato che il dito indice rialzato indica il segno con cui si leggono le Sacre Scritture in Sinagoga e Redouane ha commentato: “Quindi per seguire la luce”.

“Auspico che questo incontro – ha detto Redouane nel suo discorso di saluto alla delegazione ebrea – sia fondante del dialogo interreligioso e conferma dell’impegno verso Dio e verso la sacralità della vita”. Redouane ha sottolineato “la solidarietà della comunità ebraica in occasione delle vignette sul profeta Maometto. Una vicenda – ha detto – che ha rafforzato la nostra fede ma che ci ha dato sofferenza”. Il segretario ha poi ricordato versetti e sure del Corano per ribadire le relazioni proficue tra le genti del Libro (musulmani, ebrei e cristiani), con le quali discutere nel modo migliore. Da qui, oggi, ha concluso Redouane, “giunge al mondo testimonianza contro antisemitismo e islamofobia. Voi giornalisti siate portatori di questo messaggio di cordialità e di dialogo. Le nostre due culture si incontrano per riannodare fili di dialogo nel quale non abbiamo smesso di credere”. Sir