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EDITORIA: SETTIMANALI CATTOLICI, PLURALISMO INFORMATIVO MINACCIATO DAI PROVVEDIMENTI IN FINANZIARIA

C’è fortissima preoccupazione nella stampa cattolica “per le intenzioni del governo di introdurre nel testo del decreto legge 159/07 collegato alla Finanziaria 2008 una serie di provvedimenti negativi per le testate associate”. La esprime, a nome delle 168 testate diocesane che rappresenta, la Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc), in una nota a firma del presidente, don Giorgio Zucchelli. La nota, disponibile su www.fisc.it (sezione Forum), viene pubblicata in questi giorni dagli stessi giornali. “Se tali provvedimenti venissero introdotti – mette in guardia la Fisc – molte nostre testate subirebbero un gravissimo danno, al punto di rischiare la chiusura. Il che significherebbe il venir meno del pluralismo informativo”. Tre, in particolare, le misure che “non sono accettabili”. Innanzitutto, denuncia la nota, il decreto prevede “la riduzione del 7% del contributo dovuto dallo Stato” alle poste per “chi ha una compensazione postale inferiore al milione di euro”. Tale misura penalizza le testate con una tiratura ridotta, per cui la Federazione chiede di limitare il taglio “al 2% per la piccola editoria (sotto i 300.000 euro circa)”. “Si tratta – precisa – di un provvedimento di pochissimo impatto economico per lo Stato”, che per la stampa cattolica “sarebbe invece molto significativo, anche come segnale politico”. In secondo luogo, la Fisc rileva come il decreto preveda la “verifica del possesso dei requisiti di ammissione alle agevolazioni tariffarie”, cioè che lo spazio dedicato alla pubblicità non superi il 45% del totale, “per ogni singolo numero e non più su base annua”. Tale misura, di cui si chiede la cancellazione, “non tiene conto dell’andamento stagionale del mercato pubblicitario”, penalizzando chi è nei limiti su media annua, ma su qualche singolo numero “sfora”. Inoltre, il controllo della percentuale di pubblicità presente su ogni singolo numero sarebbe “di difficile, se non impossibile, gestione”, nonché “gli oneri amministrativi” conseguenti “sarebbero assolutamente insostenibili”. Infine, la nota mette in guardia dall’“inserimento nel decreto legge 159/07 dell’art. 21 del disegno di legge per l’editoria”, che prevede l’abrogazione delle tariffe agevolate, sostituite con un credito d’imposta da scontarsi nell’anno successivo. In concreto, così facendo le testate dovrebbero anticipare somme consistenti, di cui le più piccole potrebbero non avere la disponibilità. A tal proposito, la Fisc chiede che tale misura “venga discussa nell’iter parlamentare” e non inserita nel decreto.Sir