Italia

Elezioni Ue: Azione cattolica, «partecipare in modo consapevole»

«L’Azione Cattolica, in vista del voto per il rinnovo del Parlamento europeo, invita i suoi aderenti e tutti i cittadini a partecipare in modo consapevole, informato e motivato, alle elezioni del 25 maggio. La posta in gioco è troppo importante per lasciare che i venti populisti e antieuropei abbiano la meglio. Il protagonismo democratico, che è uno dei diritti ma anche un dovere dei cittadini, è quanto mai necessario per rinnovare e rilanciare quel progetto politico comunitario che ha dato molto all’Europa nella seconda metà del XX secolo e ancora di più può dare all’Europa e al mondo del XXI secolo». Lo dichiara l’Azione cattolica italiana (Ac) in un documento – dal titolo «Insieme in Europa. Rilanciare il ‘sogno’ europeo per ridare speranza e futuro agli europei» – diffuso all’indomani della prima riunione del nuovo Consiglio nazionale dell’associazione. Partendo dalla convinzione che «l’Europa è parte della nostra vita quotidiana», l’Ac ricorda i valori – «pace, solidarietà, promozione dei diritti fondamentali, creazione di un benessere diffuso, valorizzazione delle specificità nazionali in un quadro continentale, aperture al mondo» – sulla base dei quali «si è realizzata dal secondo dopoguerra la comunità europea», «un progetto unico al mondo che fa dell’Europa un sogno per il quale continuare a impegnarsi».

 «Proprio a partire da questi punti fermi – sottolinea – diventa urgente rinnovare il ‘progetto’ europeo, a suo tempo prefigurato da statisti del valore di Alcide De Gasperi, Konrad Adenauer, Robert Schuman, Jean Monnet, per costruire un’Europa più coesa, più forte, più unita per affrontare quei problemi dinanzi ai quali la politica nazionale non ha né mezzi né risposte all’altezza». «È necessario – prosegue la nota – che i popoli e gli Stati membri dell’Ue ritrovino uno slancio comune per affrontare e risolvere i ‘punti deboli’ che traspaiono dalla costruzione comunitaria», con «un nuovo progetto di riforma» che preveda un intervento dell’Ue «in materia di politica fiscale ed economica», «il consolidamento di un modello sociale comune, a fronte dell’accentuarsi dei fenomeni speculativi che poggiano sulle differenze salariali e sindacali tra i lavoratori dei diversi Paesi membri», «uno sforzo congiunto sul piano della diplomazia e della difesa» per «parlare con una sola – e più autorevole – voce di fronte alla Comunità internazionale». L’Ac evidenzia anche la necessità di «ristabilire la fiducia dei cittadini nell’Europa stessa», attraverso «risultati concreti che rendano – agli occhi dei giovani, delle donne e degli uomini del continente – necessario e irrinunciabile il livello di governo europeo, in una naturale e proficua collaborazione con i sistemi democratici nazionali», nonché uno sforzo informativo dei media «chiaro, trasparente, onesto».