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Expo 2015, mondo cattolico è in prima linea

È ormai partito il conto alla rovescia che porterà all’apertura di Expo 2015. All’Esposizione universale mancano ormai i fatidici 100 giorni. Mentre sul fronte organizzativo e infrastrutturale fervono i lavori per arrivare in tempo per l’inizio della manifestazione il prossimo 1° maggio, anche il mondo cattolico ambrosiano è in prima linea per «dare un’anima» all’evento, per evitare che si limiti al solo fattore commerciale, diventando invece l’occasione per sviluppare e approfondire il tema del cibo, della fame, della giustizia nel mondo.

Si moltiplicano, infatti, in queste settimane incontri sul territorio diocesano promossi da parrocchie, associazioni, realtà culturali proprio per diffondere idee e approfondire i temi al centro di Expo.

È stata lanciata anche una collana editoriale apposita per vivere l’Expo da cristiani. È infatti questo l’obiettivo dei piccoli testi per la riflessione personale e in comunità contenuti nella Collana Pane Nostro. Si tratta di un’iniziativa dell’arcidiocesi di Milano in collaborazione con Emi: volumetti di 64 pagine a soli 5 euro. Sono già usciti «Custode, non tiranno. Per un nuovo rapporto tra persona e creato» di Pierangelo SequeriLuigi BalleriniGiovanni Cesare Pagazzi e «Alla tavola di Dio con l’umanità. Idee e domande di fede intorno a Expo 2015» di Luca Bressan. Sono previsti sconti per ordini di parrocchie e gruppi (telefonare allo 051.326027; fax 051.327552; ordini@emi.it).

Un ruolo strategico lo sta giocando la Caritas. Lo spiega Luciano Gualzetti, vicedirettore della Caritas ambrosiana e vice-commissario per il padiglione Santa Sede in Expo 2015: la Caritas sarà presente all’interno del sito espositivo lungo i sei mesi della manifestazione, con 20 eventi e 100 esperti provenienti da tutto il mondo. Previsti incontri di studio e riflessioni che metteranno in luce i risvolti politici, sociali, economici legati all’alimentazione. Conflitti dimenticati, migrazioni, povertà in Italia e in Europa, sicurezza alimentare in situazioni di precarietà i temi che saranno affrontati.

Inoltre la Caritas lancerà una grande operazione di sensibilizzazione per portare fuori dal sito espositivo le idee migliori che saranno elaborate e presentate all’interno della manifestazione. Previsti incontri di animazione nelle carceri, nei centri di accoglienza, nelle parrocchie della diocesi di Milano. Cineforum, eventi di piazza, iniziative di solidarietà, manifestazioni mobiliteranno i cittadini.

«Un grande programma che – dice Gualzetti – coinvolgerà mille volontari». Tra pochi giorni infatti sarà lanciata la campagna di adesione come volontari dell’Expo: non semplici guide turistiche, ma animatori preparati con un corso di formazione. Insieme a loro ci saranno anche i giovani che si candideranno il prossimo anno per il servizio civile all’estero. Dopo essere stati inseriti in uno dei progetti sul diritto al cibo promosso da Caritas nel mondo, i ragazzi torneranno a casa e diventeranno «ambasciatori dell’Expo».

Oltre ai volontari, Caritas cercherà anche famiglie accoglienti che si occupino dell’ospitalità dei delegati Caritas all’Expo. «Ci piacerebbe poter offrire a chi viene da lontano, una casa dove essere accolto in un clima familiare», sottolinea Gualzetti. Lo stesso percorso che vede mobilitata la pastorale giovanile diocesana coinvolgendo i gruppi giovanili parrocchiali per l’ospitalità di loro coetanei provenienti da tutto il mondo.

* direttore «Incrocinews» (Milano)