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FAMIGLIA: UDC TOSCANA LANCIA VERTENZA REGIONALE, PUNTA SU BUONI CASA

Vuol essere una vertenza regionale la difesa della vita e della famiglia quella che lancia l’ Udc attraverso il riproponimento e aggiornamento di una proposta di legge ferma da anni. La nuova strategia politica del partito a sostegno della famiglia è stata presentata dal capogruppo Marco Carraresi, dal consigliere Luca Paolo Titoni e dal capogruppo alla Camera del partito di Casini, Luca Volonté.

In Toscana, secondo Carraresi si fa poco per il sostegno alla vita e alla famiglia. “La nostra è la regione dove nel 2005, ultimi dati disponibili, le interruzioni di gravidanza sono calate di meno. Da noi non funzionano i consultori e l’ episodio del bambino rimasto in vita e morto dopo un giorno a Careggi per un aborto terapeutico dimostra i limiti dell’ applicazione della 194”, dice il capogruppo Udc in Regione.

Carraresi, nel sottolineare “gli attacchi alla vita” in Toscana ha ricordato anche l’ uso della pillola abortiva, la Ru486: “Dal dicembre del 2005 ai primi mesi dell’ anno – ha detto – ci sono già state circa 400 Ivg con questa procedura”. Per sostenere la vita l’ Udc propone nuove politiche tariffarie, introducendo ‘l’ indice di equità familiare, ossia il criterio fiscale che permette di ripartire i carichi impositivi e tariffari fra le famiglie non solo in senso verticale (per classi di reddito), ma anche in senso orizzontale (tra nuclei familiari più pesanti e altri meno gravosi).

Altro punto è il diritto alla casa di ogni famiglia: occorre destinare, secondo l’Udc, un capitolo di spesa specifico dei bilanci comunali per l’erogazione di buoni casa o di contributi in conto interessi alle giovani coppie. Altro cardine sono gli aiuti socio-economici a favore delle famiglie che si prendono cura di familiari svantaggiati: le famiglie che cureranno in casa disabili fisici, psichici o sensoriali, anziche destinarli a residenze sanitarie assistite, dovranno avere sostegni economici. “Se difendessimo di più la famiglia naturale – ha detto Titoni – vivremmo in una società con meno storture”. “Sugli aiuti alla famiglia e alla vita – ha ggiunto Carraresi – abbiamo trovato spesso preoccupanti chiusure e l’ assenza e il silenzio della Margherita, sempre più appiattita sui temi etici sulel tesi della sinistra”. (ANSA).