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FECONDAZIONE, COMITATO «SCIENZA & VITA»: «ILLIBERALE LA DISOBBEDIENZA CIVILE ALLA LEGGE 40»

“Non c’è nulla di liberale nella minaccia di disobbedienza civile contro la legge 40 paventata da 110 esperti, in una lettera inviata al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi”. Così il Consiglio esecutivo del Comitato Scienza & vita giudica l’ennesima sortita del fronte referendario che “pur sonoramente battuto dalle urne, fa finta di non capire il valore effettivo di quel non voto espresso da quasi il 75 per cento degli elettori”. Un astensionismo “responsabile e di massa” con il quale, precisa Scienza & vita, “gli italiani hanno voluto mettere in guardia il legislatore dall’espansione di tecniche che mirano a condizionare la fase nascente della vita umana, mettendo a rischio l’embrione”. Per il Comitato “ogni tipo di forzatura e di pressione sul Parlamento e sulle più alte cariche dello Stato per modificare la legge 40 nella sola direzione voluta dai referendari, apparirebbe essa sì uno sfregio ai più elementari principi della democrazia. E soprattutto verrebbe a contraddire l’impegno assunto da tutte le forze parlamentari che nel corso della campagna referendaria hanno condiviso, con Scienza & vita, la necessità di un’adeguata fase sperimentale della legge 40. Una legge che merita di essere attuata e non cambiata con colpi di mano. Quelli sì, avrebbero tutto il sapore di una disobbedienza, ma alle regole basilari della democrazia rappresentativa“. “Per queste ragioni – conclude Scienza & vita – noi vigileremo perché l’esito del referendum non venga tradito. Né dalla politica, né dal Parlamento, né da scienziati e medici”.Sir

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