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FILM «CODICE DA VINCI»: CARD. BERTONE (GENOVA), «BOICOTTARE IL BOTTEGHINO»

“Si gioca al tiro a segno contro il cristianesimo e contro la Chiesa cattolica ed è molto triste. Io spero che i cattolici ed i cristiani sappiano reagire adeguatamente se hanno a cuore la propria fede in Gesù”. È una nuova condanna quella rivolta questa mattina dal card. Tarcisio Bertone, arcivescovo di Genova, al film sul “Codice da Vinci”, in uscita il 19 maggio, da lui stesso definito un “pout-pourri di fandonie” ed un “fantasmagorico cocktail di invenzioni”.

Parlando a margine di una conferenza stampa svoltasi presso la Curia di Genova, Bertone ha espresso il proprio parere sull’idea di boicottare il film ai botteghini. “Il boicottaggio economico verso il film è il minimo che si possa fare” ha affermato. “Certamente i produttori puntano al guadagno perché altrimenti, se puntassero alla dissacrazione del cristianesimo sarebbe diabolico e terribile. Se, come penso, puntano solo al guadagno, il boicottaggio è la forma migliore per dare una lezione ai produttori del film per questa operazione commerciale”.

Dopo aver ricordato la posizione del predicatore apostolico padre Raniero Cantalamessa e del cardinale Arinze, l’arcivescovo ha poi concluso: “Ormai l’operazione è stata fatta. Io non credo, però, che le 40 milioni di copie del Codice da Vinci siano state lette ed assimilate dai lettori cristiani. Certamente, non credo che siano i musulmani a leggere il Codice da Vinci. Vorrei che Dan Brown scrivesse un Codice da Vinci su Maometto e vedere cosa sarebbe capace di fare e quali sarebbero le reazioni”. Sir