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FIRENZE, CONSEGNATA A BEPPINO ENGLARO CITTADINANZA ONORARIA: «E’ PER MIA FIGLIA ELUANA»

Questa cittadinanza in realtà è «stata consegnata ad Eluana, che era ribelle come è ribelle da sempre Firenze». Lo ha detto Beppino Englaro ringraziando il Consiglio comunale di Firenze che oggi, riunito in seduta straordinaria, gli ha consegnato il riconoscimento assieme al Giglio d’Oro. La cerimonia è stata presieduta dal presidente dell’Assemblea Eros Cruccolini mentre la motivazione, assente il sindaco Leonardo Domenici per precedenti impegni, è stata letta dall’assessore alla cultura Eugenio Giani. Al momento dell’arrivo nel salone de’ Dugento, in Palazzo Vecchio, Englaro, accompagnato dal capogruppo del Partito socialista, Alessandro Falciani, promotore dell’onorificenza, è stato accolto dagli appalausi del pubblico presente mentre i consiglieri comunali del Pdl sono usciti dall’aula per protesta e gli hanno consegnato una lettera per spiegare le loro motivazioni. «Abbiamo rispetto – scrivono gli esponenti del centrodestra – per il dramma personale da lei vissuto con grande sofferenza, ma non riteniamo che esso possa costituire titolo per l’ottenimento di una cittadinanza onoraria. La decisione assunta, a maggioranza, è stata improvvida e improvvisa. Il consiglio le conferirà la cittadinanza sulla base di motivazioni non condivise dall’intera città compiendo una forzatura che non ha altra spiegazione se non forse quella di voler apportare con un atto simbolico il proprio irresponsabile contributo alla campagna di legittimazione dell’eutanasia. La cittadinanza – conclude la lettera – sarà moralmente dimezzata». «L’irriducibilità per la libertà che è nel Dna dei fiorentini era anche nel Dna di Eluana – ha detto Beppino Englaro nel suo intervento – e quindi lo spirito fiorentino e quella di mia figlia sono in perfetta armonia: sono irriducibili contro tutte le forme di oppressione e di autoritarismo», e soprattutto pronti a lottare per «la libertà contro tutti gli oppressori». A chi gli chiedeva cosa pensasse dei consiglieri del Pdl che hanno abbandonato l’aula, Beppino Englaro ha risposto: «Ho il massimo rispetto per queste persone, sono problematiche molto difficili e serve un approfondimento. Io stesso – ha aggiunto – ci ho messo molto tempo a capire. Non mi meraviglio, è l’argomento del fine vita che è tremendo e spacca le coscienze. Sarà il tempo a chiarire».