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FIRENZE, MUORE IN AMBULANZA; MEDICO CRITICA 118, ASL NO RESPONSABILITA’

Potrebbe avere conseguenze legali il decesso di una donna di 62 anni, morta ieri sull’ambulanza del 118 che la stava trasportando in ospedale, dopo che aveva accusato un malore mentre era in un negozio di via Baracca. Un medico di base fiorentino, conoscente della donna, arrivato nel negozio dopo che la signora aveva avuto il malore, critica il 118, per aver inviato un’ambulanza senza dottore e senza defibrillatore. Il direttore sanitario dell’Asl di Firenze, Pierluigi Tosi, da cui dipende il 118, difende l’operato del suo personale ed esprime il suo rammarico per la morte della donna. “Spero che la procura indaghi – afferma Tosi – per accertare se vi siano responsabilità e di chi. Sono convinto che da parte del 118 non ve ne siano”. A rendere noto l’episodio della morte della donna è stato lo stesso medico di base, intervenendo stamani in diretta, per telefono, al Gr del mattino di Lady Radio, che ha poi diffuso un comunicato. Il dottore ha raccontato che ieri pomeriggio intorno alle 15 la donna, sofferente di ipertensione e di un’ostruzione alla carotide, ha accusato un malore. La proprietaria del negozio e la moglie del medico di base, anche lei presente, hanno allora chiamato il 118 descrivendo la situazione. In particolare, spiega il dottore, sua moglie avrebbe indicato la gravità del caso. Il centralinista del 118, racconta ancora, avrebbe però deciso che la chiamata non era urgente ipotizzando un attacco di panico. E’ stata così inviata un’ambulanza senza medico e senza defibrillatore. Nel negozio nel frattempo era arrivato anche lo stesso medico di base. “Come è noto il 118 é in difficoltà, hanno ridotto le sovvenzioni e ci sono pochi medici sulle autoambulanze” commenta il dottore secondo il quale però “non può essere un centralinista a decidere” sulla gravità del caso. Nella ricostruzione fornita dal direttore sanitario della Asl si precisa che la chiamata al 118, fatta da un signore che ha poi passato il telefono ad una donna, è arrivata alle 15.13. I sintomi descritti al ‘centralinista’ che, si precisa, è un infermiere, e le risposte date a quest’ultimo, inseriti nell’apposito software in dotazione ai vari 118, non solo italiani, hanno portato a classificare il caso come un codice verde, cioé non grave. Per questo è stata inviata un’ambulanza senza medico e senza defibrillatore, arrivata in otto minuti, tempi si sottolinea da codice rosso, cioé il più critico. Dalla Asl si spiega inoltre che, dopo l’arrivo dell’ambulanza, c’é stata una telefonata tra il medico in servizio nella centrale del 118 e un dottore che si trovava nel negozio. Quest’ ultimo avrebbe spiegato di aver visitato la donna e che a suo parere, considerati i sintomi, la stessa poteva avere una crisi di ansia, e che gli aveva somministrato uno spray per aiutarla a respirare, non invece del Valium, non avendo con sé il medicinale. La telefonata tra i due medici come quella della richiesta di intervento, è stato inoltre precisato, sono registrate come tutte le chiamate che arrivano al 118. (ANSA). «118», turni scoperti e tagli. Servizio da ripensare