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FISM (SCUOLE MATERNE): QUALITÀ UN DOVERE, PARITÀ UN DIRITTO. UNA CARTA DEI VALORI

Una “Carta” ispirata ai valori cristiani capace di connotare l’impegno educativo delle oltre 8 mila scuole dell’infanzia aderenti: è quella che la Federazione italiana scuole materne (Fism) – a trent’anni dalla sua costituzione per iniziativa della Conferenza episcopale italiana – proporrà nel corso del IX Congresso nazionale che si apre domani a Roma (fino al 20). I punti oggetto della Carta sono il concetto di “scuola di ispirazione cristiana”; la centralità della persona nell’ambito di una concezione cristiana della vita e dell’educazione; la nozione di scuola come struttura organizzata che educa alla cultura e alla fede; la scuola come occasione quotidiana di testimonianza dei valori del Vangelo.“Due espressioni – ha affermato il segretario nazionale della Fism, Luigi Morgano – riassumono l’impegno e la ‘storia’ della Fism: qualità un dovere, parità un diritto” e ha ricordato come la legge 62/2000 abbia riconosciuto le scuole materne non statali come parte integrante del “servizio nazionale di istruzione”. Attualmente il 35% dei bambini dai 3 ai 6 anni che frequentano la scuola dell’infanzia sono iscritti agli istituti federati alla Fism, per un totale di 550 mila alunni, 22.000 sezioni sparse in 4.800 comuni italiani e 40 mila dipendenti, tra docenti e personale di servizio. Al congresso interverranno, tra gli altri, il segretario generale della Cei, mons. Giuseppe Betori, il sottosegretario della Congregazione per l’educazione cattolica, mons. Vincenzo Zani e il direttore dell’Ufficio Cei per l’educazione, la scuola e l’università, don Bruno Stenco. Sir