Italia

FUCILIERI DI MARINA DETENUTI IN INDIA: MINISTRO TERZI, INTENSA AZIONE PER RILASCIO

(ASCA) – ”L’onorevole Pianetta ha ragione: l’Italia intende agire secondo le norme del diritto internazionale e in nome del rispetto di queste regole continuerà ad esigere con fermezza e determinazione che l’India si uniformi ad esse. E’ la linea che perseguiamo, mossi non da prudenza ne’ da audacia, ma dalla certezza di essere dalla parte della ragione e dall’obiettivo di riportare a casa i nostri due ragazzi”. Lo afferma il titolare della Farnesina, Giulio Terzi, a seguito della nota diffusa ieri dal capogruppo del PdL in commissione Esteri della Camera, Enrico Pianetta, sulla vicenda dei due fucilieri di marina detenuti in India. ”Sotto la guida del presidente del Consiglio, il Governo svolge un’azione collegiale e costante, articolata secondo una strategia ben definita”. Per prima cosa, spiega Terzi, ”data la situazione di fatto determinatasi con il fermo e l’arresto dei nostri due militari, sul piano delle procedure giurisdizionali indiane, non abbiamo mai mancato di contestare ad ogni istanza la competenza sul caso, eccependo sempre il difetto di giurisdizione. Abbiamo mantenuto una posizione molto ferma, per far sì che l’avvio del processo penale presso il tribunale di Kollam non incida sul giudizio di competenza sulla giurisdizione presso la Corte Suprema di New Delhi, e per assicurarci che ai nostri due militari siano costantemente garantite tutte le necessarie tutele di certezza del diritto e di diritto alla difesa, secondo cio’ che la stessa Costituzione indiana prevede agli articoli 32 e 136”. Sul piano internazionale, prosegue il capo della diplomazia italiana, ”con contatti ai massimi livelli che hanno spesso coinvolto lo stesso Presidente del Consiglio, svolgiamo un’intensa azione in tutte le sedi multilaterali e in tutti gli incontri bilaterali con i nostri principali partner. Abbiamo ottenuto che vengano esercitate sulle Autorita’ indiane tutte le necessarie pressioni affinché riconoscano la fondatezza della nostra posizione, nell’interesse comune ad evitare che si crei un gravissimo precedente, dannoso per la certezza del diritto internazionale. In particolare – continua il ministro – ho tra l’altro sollevato la questione al G8, all’Onu e in sede europea e in questi giorni, anche in collegamento con recenti incontri tra UE e India, sono giunti dall’Unione Europea nuovi segnali di condivisione delle nostre istanze”. ”Come riconfermato dal Governo nella sua collegialità in occasione della riunione del Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica svoltasi il 3 agosto scorso spiega ancora Terzi – intendiamo proseguire questo impegno con massima convinzione e determinazione, a cominciare dagli appuntamenti internazionali che ci attendono nelle prossime settimane, fra cui la Riunione Informale dei Ministri degli Esteri europei a Cipro e l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York”. ”In questa azione – conclude la nota – il sostegno del Parlamento, ed in particolare dei tantissimi parlamentari di tutte le forze politiche che, come l’Onorevole Pianetta, seguono con attenzione le questioni della politica estera italiana, e’ essenziale e potra’ costituire uno strumento efficace per iniziative finalizzate alla positiva soluzione del caso. Vedere riconosciuti il prestigio e la sicurezza dei nostri militari impegnati in operazioni di pace e antipirateria e’ una priorita’ altissima dell’intera politica estera italiana”.