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FUNERALI MARCO SIMONCELLI: MONS. LAMBIASI (RIMINI), SEI SUL PODIO PIÙ ALTO CHE CI SIA

“In questo groviglio di sentimenti è difficile trovare le parole giuste. Ma voglio riprendere uno striscione che ho visto: ‘Marco ora insegna a impennare agli angeli’. Alla famiglia di Marco va l’abbraccio di tutti e la preghiera di molti. Ho scoperto la bontà di Marco senza essergli diventato amico: ma so che se fossimo diventati amici, sarebbe stato bellissimo. Quando un nostro amico non vive più, vive di più”. Queste le prime parole pronunciate oggi a Coriano da mons. Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini, durante l’omelia  della celebrazione funebre di Marco Simoncelli, il pilota romagnolo morto domenica scorsa durante il Gp di Sepang (Malesia). “Anche io mi domando – ha aggiunto il vescovo – come mai Marco si sia schiantato. Abbino al nome di Marco il nome di Gesù: lui non condanna a morte, ma salva. Dove stava Dio in quell’istante fatale? Era lì, per dargli un passaggio alla volta del cielo”. La sera prima dell’ultima gara, ha concluso mons. Lambiasi, “avevi detto che volevi vincere a Sepang per salire sul gradino alto del podio, in modo che tutti ti potessero vedere meglio. Ma ora siamo noi a essere inquadrati da te che sei sul podio più alto che ci sia. E allora, Marco, voglio rivolgerti un’ultima parola: addio. Parola scomposta dal dolore, ricomposta dalla speranza: a-Dio”. (Sir)