Dal n. 2 del 13 dicembre 2002
Fede e scienza, un'unica condanna
I vescovi toscani hanno dedicato una loro Nota pastorale ai temi della magia e della divinazione, mettendo in guardia i fedeli da queste pratiche. Anche Giovanni Paolo II nel Te Deum del 2001 ha invitato i cristiani a non cercare di conoscere il futuro. E sul fronte della scienza 186 scienziati di fama mondiale hanno firmato nel 1975 una Dichiarazione contro queste credenze.
GIOVANNI PAOLO II
Signore, è questo il tempo?: quante volte l'uomo si pone questo interrogativo, specie nei momenti drammatici della storia! È vivo in lui il desiderio di conoscere il senso e la dinamica degli eventi individuali e comunitari in cui si trova implicato. Vorrebbe sapere «prima» quel che succederà «poi», così da non essere colto di sorpresa. Anche gli Apostoli non si sono mostrati insensibili a questo desiderio. Gesù però non ha mai assecondato questa curiosità. Quando gli è stata posta questa domanda, Egli ha risposto che soltanto il Padre celeste conosce e scandisce i tempi e i momenti (cfr At 1, 7). Ma ha aggiunto: Avrete forza dallo Spirito che scenderà su di voi e mi sarete testimoni... fino agli estremi confini della terra (At 1, 8). Li ha, cioè, invitati ad assumere un atteggiamento nuovo nei confronti del tempo. Gesù ci esorta a non investigare inutilmente su ciò che è riservato a Dio - che è appunto il corso degli eventi -, ma a utilizzare il tempo che ciascuno ha a disposizione, - il presente - operando con amore filiale per la diffusione del Vangelo in ogni angolo del pianeta. Questa riflessione è quanto mai opportuna anche per noi, al compiersi di un anno e a poche ore dall'inizio dell'anno nuovo.
Giovanni Paolo II, Te Deum 31 dicembre 2001
VESCOVI TOSCANI
C'è «un'industria della magia», avevano denunciato già nel 1994 i vescovi toscani, dedicando all'argomento un'apposita «Nota pastorale», dal titolo «A proposito di magia e di demonologia». Il testo, veramente chiaro e preciso, mantiene tutta intera la sua attualità perché affronta il complesso fenomeno del ricorso a maghi e chiaroveggenti in tutti i suoi aspetti, anche quelli più gravi come il «maleficio« e la «possessione diabolica».
Alla magia, sia nella sua forma «bianca» che in quella cosiddetta «nera» scrivono i vescovi toscani «si collega la divinazione: una pratica che in senso stretto costituisce un tentativo di voler predire il futuro in base a segni tratti dal mondo della natura o in rapporto all'interpretazione di presagi o sorti di diverso genere; in senso più largo, specie fra la gente più semplice, rappresenta un misto di credulità e di ingenue intenzioni indirizzate a conoscere in anticipo, con l'uso di particolari mezzi o arti, qualche fatto che dovrà accadere». E dopo aver elencato le diverse forme di «divinazione» (astrologia, cartomanzia, chiromanzia), si soffermano in particolare sulla «peggiore e più grave», cioè la «necromanzia o spiritismo, ossia il ricorso agli spiriti dei morti per entrare in contatto con loro e svelare il futuro o qualche suo aspetto». Nelle sedute di «spiritismo», osservano i vescovi, i «medium» introducono «una forma di alienazione dal presente e operano una mistificazione della fede nell'aldilà, generalmente con trucchi, agendo di fatto come strumenti di forze del male che li usano spesso per fini distruttivi, orientati a confondere l'uomo e ad allontanarlo da Dio».
Il testo completo della Nota pastorale può essere richiesto a TOSCANAoggi e consultato sul nostro sito.
186 SCIENZIATI
Gli scienziati di numerosi campi del sapere sono preoccupati per la crescente accoglienza dell'astrologia in molte parti del mondo. Noi, sottoscritti - astronomi, astrofisici e scienziati di altri campi - desideriamo mettere in guardia il pubblico contro un'accettazione acritica delle predizioni e consigli dati privatamente e pubblicamente dagli astrologi...
È semplicemente un errore credere che le forze esercitate da stelle e pianeti al momento della nascita possano in qualche modo influenzare il nostro futuro. Non è nemmeno vero che la posizione di distanti corpi celesti renda particolarmente favorevoli alcuni giorni o periodi, o che il segno sotto il quale uno nasce determini la compatibilità o meno con gli altri...
Dobbiamo renderci conto che il futuro risiede in noi stessi, e non negli astri... Bisogna che coloro che continuano a credere in queste cose sappiano che non vi è alcuna base scientifica per tali credenze, e che anzi c'è una forte prova del contrario.
Dichiarazione del 1975 sottoscritta da 186 scienziati
di fama mondiale, tra cui 18 Premi Nobel
Tutti pazzi per le stelle
E l'ostetrica quanto incide?
Minikit da mago a 500 euro
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