Italia

Firenze, torna dopo 5 secoli la «ruota» per i neonati

di Mauro BanchiniNel nome della vita, Firenze torna indietro di 561 anni. È il Movimento per la Vita fiorentino, sotto la guida di Angelo Passaleva, che propone «una iniziativa dalle stimolanti caratteristiche di estrema novità e di profonda antichità».

Sabato 4 febbraio in pieno centro storico a poca distanza da Palazzo Vecchio, viene inaugurata la «culla per la vita». Si tratta della riedizione aggiornata di quanto accadde, proprio il 5 febbraio, nella loggia degli Innocenti della Firenze 1445: una bambina di nome Agata Smeralda, abbandonata in quella che allora si chiamava la «ruota», venne accolta e salvata dando inizio a un grande movimento di solidarietà e di civiltà. «In un contesto chiaramente diverso – spiega Passaleva – e con grande rispetto per tutti, mettiamo le basi per cercare di offrire una ulteriore possibilità alle mamme che, prese dalla disperazione, arrivano ad abbandonare i loro neonati in cassonetti della spazzatura o li lasciano per strada».

In pratica si tratta di una piccola culla, dotata di tutti i moderni confort, alla quale si può accedere dall’esterno attraverso un vano che si apre automaticamente e che è dotato di un sistema di allarme e di televideo a circuito chiuso che consente di allertare immediatamente il personale che 24 ore su 24 è disponibile a intervenire in pochissimi minuti. Il neonato viene poi subito trasferito al reparto di neonatologia dell’ospedale Meyer.

La «culla per la vita» – a cui partecipano anche la diocesi di Firenze, il centro diocesano Famiglie e il progetto Agata Smeralda – è sostenuta da una campagna informativa: volantini in 9 lingue dove si spiega, in premessa, che una mamma può liberamente partorire anche in anonimato, cioè senza essere nominata nel certificato di nascita; basta rivolgersi a qualunque reparto ospedaliero di ostetricia, in base a una legge che garantisce proprio questo tipo di diritto. Nessuno lo saprà e il neonato potrà anche trovare una famiglia. Per illustrare la «culla per la vita», Passaleva ha scritto una lettera ai consoli fiorentini in modo che la possibilità offerta alle donne in difficoltà, anche extracomunitarie, venga adeguatamente fatta conoscere.

Il Movimento per la vita fiorentino, che ha sede proprio in via San Remigio (tel. 055 268247), inaugurerà la «culla» alle ore 15 di sabato 4 febbraio. Un’ora dopo è previsto un convegno sull’attualità dell’enciclica di Giovanni Paolo II («Evangelium Vitae») a 10 anni dalla promulgazione: partecipano il cardinale Ennio Antonelli, i professori Pier Luigi Rossi Ferrini e padre Maurizio Faggioni, l’on. Carlo Casini e lo stesso Angelo Passaleva. Seguirà (ore 18) nella chiesa di San Remigio una celebrazione eucaristica mentre alle 21, al teatro comunale di Firenze, il Gen Verde – gruppo musicale di Loppiano – presenterà il nuovo spettacolo «La coperta del mondo».

Le manifestazioni fiorentine «per la vita» proseguono domenica 5 febbraio in piazza SS Annunziata, con la festa di Agata Smeralda. Alle 15,30, l’omaggio floreale alla «ruota» degli Innocenti e alle 16, in basilica, la consegna del premio «Prima di tutto la vita» in memoria di Fioretta Mazzei. «Abbiamo voluto ricordare – spiega il presidente del Progetto Agata Smeralda Mauro Barsi – una grande figura di donna fiorentina, Fioretta Mazzei, una vera donna di Dio apprezzata per la sua fede concreta e per la sua particolare sensibilità verso i problemi della gente. Collaboratrice stretta di Giorgio La Pira, ha donato tutta la sua vita agli altri, senza riserve, soprattutto ai più poveri sia con l’impegno attivo e intelligente nel mondo cattolico, sia con una coerente e incisiva azione politica in Palazzo Vecchio, mettendo sempre al primo posto l’essere umano e la sua dignità. Una figura luminosa che tanto manca oggi nella città di Firenze e non solo». Alle 16,30 un concerto del Piccolo Coro Melograno di Firenze; alle 18 la Messa presieduta dal cardinale Antonelli e animata dal Gen Verde.

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