Italia

Fisco: Tria, «da gennaio 2019 obbligo fatturazione elettronica, via lo spesometro»

«A partire dal primo gennaio 2019 la fatturazione elettronica costituirà un obbligo generalizzato anche nelle cessioni tra privati. Conseguentemente verrà abrogato lo Spesometro. L’acquisizione in tempo reale dei dati delle fatture sarà un potente strumento di controllo e allo stesso tempo un alleggerimento dei controlli invasivi sui contribuenti. Deve essere chiaro che la data di introduzione della fatturazione elettronica non subirà modifiche». Lo dice il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, durante le comunicazioni sulle linee programmatiche del suo dicastero in commissione Finanze al Senato.

«Parlare di ‘pace fiscale’ – ha spiegato ancora Tria – non significa varare nuovi condoni ma pensare ad un fisco amico del contribuente che favorisca l’estinzione dei debiti. Un fisco vicino alle esigenze del contribuente è un fisco che ha a cuore accanto all’obiettivo della riscossione anche il suo presupposto: la produzione del reddito, la ricchezza e i consumi, in ultima analisi il benessere e la crescita del Paese».

Per Tria «nel 2018 l’economia italiana mostra ancora tassi di crescita positivi seppure a ritmo leggermente inferiore al ritmo del 2017». «Nell’anno in corso appare ancore possibile – aggiunge il ministro – conseguire una crescita non lontana da quella programmata anche se il quadro economico internazionale fa preveder un rallentamento. In particolare un rallentamento della produzione e dell’export». Anche per il 2019, continua Tria, «ci sarà un rallentamento dell’economia dei principali paesi europei pur mantenendo tassi di crescita ampiamente positivi. Evidentemente questo avrà un impatto anche sull’economia italiana. Il governo pubblicherà le nuove previsioni ufficiali entro il 27 settembre in occasione della nota di aggiornamento del Def».