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Formazione e investimenti: aumentano le richieste per corsi e libri

Soprattutto i risparmiatori, infatti, sono stati messi alla prova da scenari completamente nuovi rispetto a quelli emersi negli ultimi decenni e tale condizione ha contribuito a far crescere esponenzialmente l’esigenza di formazione, come rilevano lerichieste di corsi e libri specialistici.

La formazione come supporto per il processo di investimento

La formazione circoscrive in sostanza quel processo di apprendimento che può aiutare a destreggiarsi tra i possibili scenari dei mercati finanziari, soprattutto nel caso in cui siano presenti anche particolari problematiche di cui tener conto.

È abbastanza chiaro, infatti, che riuscire a individuare esclusivamente il proprio profilo di rischio e un orizzonte temporale congruo al conseguimento di obiettivo di rendimento realistici in un simile contesto è di sicuro più complicato rispetto a condizioni di normalità.

Per superare ad esempio fasi di alta volatilità, potrebbe essere richiesto il prolungamento della durata delle immobilizzazioni, per diluire l’erraticità dei prezzi delle asset class nel breve termine.

Una risorsa didattica permette in aggiunta di capire meglio il funzionamento dei vari strumenti finanziari, aumentando la personale percezione del rischio. La combinazione di questi elementi migliora sicuramente la capacità di definire ed eseguire una strategia operativa per la gestione del portafoglio di investimento: difatti, non di rado accade che anche una buona pianificazione necessiti di aggiustamenti in corso d’opera, per adeguarsi ai mutamenti dello scenario di fondo.

Naturalmente, per usufruire di risorse didattiche valide e complete è fondamentale rivolgersi a società specializzate, come per esempio la Alfio Bardolla Training Group, che mette a disposizione corsi e libri per la formazione finanziaria con i quali fornisce un supporto a 360 gradi a tutti gli investitori e aspiranti tali.

La lettura di testi tematici, così come la partecipazione a corsi di formazione permette di costruire un bagaglio di competenze poco alla volta e di seguire un processo di crescita organico: difatti, i risparmiatori hanno la possibilità di tarare la difficoltà degli argomenti da approfondire in base alla propria esperienza sui mercati e al grado di preparazione, aumentando la complessità dei contenuti man mano che aumenta il personale know how.

Investimenti e scenario macroeconomico

In tutte queste fasi di turbamento sui mercati internazionali vi è stata però una costante, identificabile nella pronta azione di sostegno implementata dalla Banche Centrali.

Le politiche monetarie accomodanti, ricalibrate a seconda delle esigenze, hanno infatti disinnescato in molteplici occasioni la deflagrazione di crisi epocali, ma allo stesso tempo hanno contribuito ad alimentare degli squilibri, che hanno dato origine alla congiuntura con cui si è costretti a confrontarsi oggi.

La richiesta di corsi e libri per la formazione finanziaria è alimentata proprio dalla necessità di far fronte ad un contesto anomalo da diversi punti di vista. Per esempio, le economie sviluppate devono fare i conti con livelli di inflazione che non si registravano da diversi decenni, il quadro macro ha iniziato a scontare scenari recessivi e le Banche Centrali non solo non possono utilizzare la leva dell’alleggerimento quantitativo, ma addirittura sono costrette ad innalzare i tassi ufficiali di riferimento, per calmierare la spirale dei prezzi.

In questa cornice obiettivamente complessa i mercati finanziari trascinano con sé altre difficoltà: le principali asset class, nella fattispecie, non sono in grado di offrire una decorrelazione tale da consentire un corretto bilanciamento dei portafogli di investimentocomparto obbligazionario sia sull’equity market.

Inoltre, il pericolo di una svalutazione in termini reali che incombe come una spada di Damocle sui risparmi a causa dell’inflazione, non rappresenta la condizione ideale, per lasciare un capitale non remunerato in attesa di un miglioramento della congiuntura.