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Forte Terremoto tra Lazio, Umbria e Marche. Centri devastati e morti sotto le macerie

Bilancio morti sale a 247. Le attività di ricerca delle persone rimaste sotto le macerie sono proseguite nel corso di tutta la notte e proseguono tuttora. Il tragico bilancio delle vittime, comunicato dalle Prefetture di Rieti e Ascoli Piceno, si è aggravato: 190 sono i morti in provincia di Rieti, 57 quelli in provincia di Ascoli Piceno.

Renzi: i morti sono almeno 120. «Almeno 120 morti e 368 feriti tra Amatrice e Accumuli». Sono i dati che ha offerto stasera il premier Matteo Renzi, durante una conferenza stampa da Rieti. Il bilancio delle vittime non è ancora definitivo. Il presidente del Consiglio ha parlato del numero delle vittime già estratte dalle macerie: «Sono 86 i morti nel Reatino e 34 nell’area di Arquata, nelle Marche – ha ricordato Renzi -, ma è possibile che questo numero cresca». Comunque, ha detto il premier, il numero di 120 vittime «non lo definirei una minima parte». Anche fare una prima ipotesi del numero dei dispersi non risulta semplice. Secondo Renzi, «se fosse ottobre ci sarebbe una possibilità diversa di fare un computo delle vittime, in questo periodo la popolazione di quei comuni va moltiplicata per dieci». 

Postiglione (Protezione civile), «73 le vittime accertate, ma il bilancio non è definitivo». Sono 73 le vittime accertate del terremoto che ha colpito stanotte il Centro Italia: 53 sono i morti tra Amatrice e Accumoli, in Lazio, e 20 ad Arquata, nelle Marche». È il dato appena fornito da Imma Postiglione, capo dell’Ufficio emergenza della Protezione civile, nella conferenza stampa in corso per fare il punto della situazione. Ma è ancora presto per un bilancio definitivo del sisma: «A questi numeri – ha spiegato Postiglione – si sommano un numero imprecisato di dispersi e un centinaio di feriti». Al momento la protezione civile sta lavorando alla ricerca di dispersi e al soccorso. «Abbiamo coperto tutti i territori maggiormente interessati – ha precisato Postiglione -: si tratta, in realtà, di pochissimi comuni, ma siamo in collegamento anche con i sindaci dei comuni limitrofi per eventuali necessità». In campo ci sono anche diverse unità cinofile, altre ne arriveranno. La Protezione civile è impegnata anche nell’allestimento di campi, attualmente due ad Amatrice e Accumoli, per ospitare gli sfollati. Altri verranno allestiti. Infatti, ci sono un migliaio di sfollati.

45500 numero per sms solidali. Appello alla solidarietà: «Abbiamo attivato, in collaborazione con gli operatori telefonici, un numero per sms solidali: 45500. Così tutti potranno contribuire – ha concluso Postiglione – ad aiutare le popolazioni colpite dal terremoto».

Parroco di Rieti, «ad Accumoli un dramma, notizie sempre peggiori».  «Questa notte è stata tremenda, la scossa delle ore 3.30 sembrava non finisse mai. Rieti non ha registrato danni a persone e cose ma nella zona di Accumoli è una situazione drammatica, siamo alla distruzione totale. Ci arrivano notizie sempre peggiori». Lo ha detto il parroco di Regina Pacis a Rieti, don Fabrizio Borrello, durante lo speciale del Tg2000 dedicato al terremoto che ha colpito stanotte il Centro Italia. «Stiamo aspettando indicazioni precise dalla Protezione civile su come muoverci. Per il momento – ha aggiunto il parroco – stiamo organizzando delle raccolte di generi alimentari a lunga scadenza, acqua e soprattutto coperte perché la sera è molto fredda. Il clima in città è angosciato, si vive in uno stato surreale».

Invg: già 160 repliche. Alle 12, riporta il sito dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, sono state localizzate circa 160 repliche: 59 gli eventi sismici localizzati di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0,  5 i terremoti localizzati di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 ed uno di magnitudo maggiore di 5.0, quello avvenuto nella zona di Norcia (PG) con magnitudo 5.4 alle 04:33.

Mentre si scava tra le macerie in cerca di superstiti (un centinaio i dispersi), si aggiorna di minuto in minuto il numero delle vittime. Alle 12 «sono 38 le vittime accertate: di queste 10 nella zona di Arquata e 28 nella zona laziale tra Accumuli e Amatrice – spiega nel corso di una conferenza stampa Immacolata Postiglione, capo dell’Ufficio emergenza della Protezione civile -, ma i dati sono in continua evoluzione. Ci sono ancora persone sotto le maceriee dispersi e quindi temiamo che questo conto possa ancora salire».

Ad Amatrice, avverte Postiglione, adesso i soccorsi stanno arrivando alle ultime zone da controllare. Le operazioni di soccorso sono state rese ancora più difficili a causa della condizione delle strade. Il terremoto, inoltre, è avvenuto di notte ed era scarsa la visibilità. Pesanti i danni anche alle strutture e infrastruttre delle zone colpite dal sisma.

Soccorsi dalla Toscana. La Direzione regionale vigili del fuoco della Toscana ha attivato la colonna mobile regionale, versione sisma, facendo partire cinque sezioni operative dalle province di Firenze, Prato, Pisa, Siena e Arezzo. Allertate anche i nuclei U.S.A.R. (Urban Search And Rescue) e G.O.S.(Gruppo Operativo Speciale) Movimento Terra, che partiranno nelle prossime ore. 

Dalla Caritas di Rieti è partito un primo pacchetto di aiuti per le zone colpite dal terremoto che questa notte si è sviluppato con epicentro nell’area di Accumoli. In direzione del paese e di Amatrice sono in viaggio coperte, viveri e generi di prima necessità. Nel frattempo la Caritas diocesana sta organizzando ulteriori forme di sostegno alla popolazione.

Il dolore del PapaPapa Francesco all’udienza: «mi commuove tanto sapere che tra vittime ci sono anche bambini» 

Terremoto: Cei dispone l’immediato stanziamento di 1 milione di euro. Colletta nazionale il 18 settembre. In conseguenza al sisma che questa mattina ha colpito il centro Italia, la Presidenza della Cei dispone l’immediato stanziamento di 1 milione di euro dai fondi dell’otto per mille per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali.

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Dalla Toscana appello ai donatori di sangueUn appello a donare il sangue a sostegno dei bisogni che stanno emergendo nelle aree interessate dal sisma di stanotte è stato lanciato dall’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi

Protezione civile al lavoro. A seguito della forte scossa verificatasi stanotte alle 3.36, e a quelle che sono seguite nelle ore successive, è riunito a Roma, presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile, il Comitato Operativo per il coordinamento della risposta emergenziale. Nel frattempo, è stato firmato il decreto del Presidente del Consiglio che consente al Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, di assicurare l’organizzazione dei servizi di soccorso ed assistenza alle popolazioni colpite dagli eventi sismici, nonché l’adozione degli interventi provvisionali strettamente necessari.

Il Servizio Nazionale della Protezione Civile è completamente attivato, con i soccorsi provenienti da fuori regione, tra cui diverse sezioni del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che vengono fatti convergere presso la Scuola Interforze della Difesa di Rieti. Al momento si registrano ancora criticità per i soccorsi a raggiungere alcune località, un reparto del Genio militare è mobilitato da Roma per la rimozione delle macerie. Difficoltà anche nei collegamenti radio e satellitari, che rendono più difficoltose le operazioni. Elicotteri sono in volo sia per i soccorsi sia per avere un rilievo dall’alto della situazione che consenta di avere una panoramica ampia degli effetti.

Squadre cinofile per la ricerca dei dispersi stanno, poi, arrivando da tutta Italia.

I maggiori effetti, con crolli, persone sotto le macerie e ingenti danni, risultano al momento registrati ad Amatrice e ad Accumuli, nel reatino, ma anche i territori di Marche, in particolare nel comune di Arquata del Tronto, e Umbria risultano coinvolti.

In questo momento, ha precisato il Capo Dipartimento della Protezione Civile, siamo nel pieno della fase del soccorso in cui la priorità è salvare vite umane, verrà poi il momento dell’assistenza alla popolazione e successivamente quella del rilievo dei danni.

La Protezione civile ricorda che sono attivi i seguenti numeri verdi: contact center della Protezione civile nazionale: 800840840; sala operativa della protezione civile Lazio: 803 555.