Italia

Forum Salute: risparmio 1 miliardo da efficientamento energetico ospedali

A spiegare il funzionamento dei contratti di efficienza energetica è stato Stefano Maestrelli, Energy manager aziendale, che ha curato la gara bandita dall’Azienda Usl Toscana Nord Ovest, con cui un raggruppamento di imprese con capogruppo il Consorzio Integra ha assunto l’appalto per la gestione energetica di 11 ospedali e 10 edifici territoriali. “Tutti gli edifici – ha spiegato Maestrelli – dall’ospedale più a sud, quello di Piombino, a quello più a nord, a Pontremoli, sono controllati per riscaldamento ed energia da una control room unica in Versilia, grazie a 80 mila sensori. Il privato fa l’investimento e viene ripagato in dieci anni di contratto da una quota del risparmio effettuato. Per le casse pubbliche, in questo caso, le minori spese sono di circa 3 milioni, pari a cento infermieri in più. Un’esperienza simile sta partendo anche a Siena, in un grande ospedale come ‘Le Scotte’, dove un privato investirà 18 milioni“.

Un’esperienza come quella toscana, una delle prime in Italia, se replicata a livello nazionale avrebbe un grande impatto sui costi. “Le spese per riscaldamento ed energia a livello nazionale – spiega Maestrelli – sono di 7 miliardi all’anno. Il risparmio per il pubblico è del 10-12%, pari a circa un miliardo, con un investimento da parte dei privati di 15 miliardi. Inoltre si avrebbero minori emissioni, pari al 10% del parco auto attualmente circolante“.

Il tema dell’efficientamento energetico si intreccia anche con la necessità di ripensare gli ospedali alla luce della pandemia. “Questa non sarà certo l’ultima emergenza infettiva – ha sottolineato il professor Andrea Vannucci, direttore scientifico del Forum -. I rischi sono aumentati a causa della globalizzazione, delle maggiori connessioni, dell’espansione verso aree prima lontane che porta a contatto con nuovi agenti virali e batteri, dei cambiamenti climatici. Dobbiamo essere preparati e quindi serve una progettualità, creando percorsi per le malattie contagiose e ripensando gli edifici, ad esempio andando verso le camere singole“.