Italia

GIORNATA MONDIALE ACQUA: LE INIZIATIVE IN ITALIA CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE

Fervono in Italia le iniziative in occasione della Giornata mondiale dell’acqua che si celebra il 22 marzo, indetta per sensibilizzare sull’uso responsabile dell’acqua. Domani, 19 marzo, Solidarietà e Cooperazione-Cipsi, il coordinamento che associa oltre 40 organizzazioni non governative di sviluppo (ONGs) ed associazioni, presenta a Roma (ore 12.30, via Uffici del Vicario, 30) il “Dossier Acqua 2010”, con dati sull’acqua nel mondo, in Europa, in Italia e il programma delle iniziative dei prossimi giorni. Sabato 20 marzo il Forum italiano dei movimenti per l’acqua (al quale aderiscono oltre 80 reti nazionali, più di 1.000 realtà territoriali, centinaia di Enti locali) organizza, sempre a Roma, una manifestazione nazionale che partirà alle 14 da Piazza della Repubblica. Tre gli obiettivi: “riaffermare il valore dell’acqua quale bene comune e diritto universale; bloccare le politiche di privatizzazione e rivendicare una gestione pubblica dell’acqua; chiedere l’approvazione della legge d’iniziativa popolare per la tutela e la gestione pubblica dell’acqua, che ha raccolto finora oltre 400.000 firme”. Il Forum italiano ricorda che, in seguito all’art.15 del Decreto 135/09 del 19 novembre 2009, si “rischia di sottrarre l’acqua potabile ai cittadini e consegnarla, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali, e farne un nuovo business per i privati”. “E’ la mercificazione della creatura sacra ‘sorella acqua’ – afferma il Forum italiano dei movimenti per l’acqua, al quale aderiscono anche diverse realtà cattoliche -. Questo decreto sarà pagato a caro prezzo dalle classi deboli di questo Paese, a causa dell’aumento delle tariffe e della minore qualità del servizio, poiché saranno minori gli investimenti da parte delle società di gestione private che hanno come obiettivo il profitto e non il servizio alla cittadinanza”. Il Forum cita alcuni dati significativi: “nella terra solo il 3% dell’acqua è potabile, di cui il 2,70% è usato nell’agricoltura industriale. Rimane solo lo 0,30% dell’acqua su cui c’è una pressione economica enorme. I Paesi ricchi consumano l’87% dell’acqua potabile, mentre 1 miliardo e 400 mila persone non hanno attualmente accesso all’acqua potabile”. Il Forum italiano propone, per l’occasione, un referendum abrogativo delle norme che hanno privatizzato l’acqua, una sorta di consultazione popolare sulla privatizzazione dell’acqua o il suo affidamento ad un soggetto di diritto pubblico. Nel frattempo chiede di fare pressione sui propri Comuni affinché vengano convocati Consigli comunali per dichiarare che “l’acqua è un bene comune dell’umanità”, per aprire la strada alla possibilità che la gestione dell’acqua sia affidato ad un soggetto di diritto pubblico. Info: www.acquabenecomune.org