Italia

GOVERNO, IL BERLUSCONI-BIS HA GIURATO

Il nuovo governo Berlusconi-bis ha giurato oggi pomeriggio nelle mani del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. Come vuole la prassi, prima ha giurato il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, poi i due vice-presidenti Gianfranco Fini e Giulio Tremonti, e di seguito tutti i ministri, chiamati uno alla volta dal segretario generale del Quirinale Gaetano Gifuni. Il presidente del Consiglio si presenterà martedì 26 aprile, alle 18, alla Camera. Il testo del suo discorso sarà poi consegnato al Senato. Mercoledì si svolgerà poi il dibattito, la replica del presidente del Consiglio e il voto di fiducia alla Camera, che si svolge per appello nominale. Poi il passaggio, analogo, a palazzo Madama.

Le principali novità del nuovo esecutivo, che vede salire i ministri da 24 a 25, sono legate all’uscita di Marco Follini (Udc), e al ritorno di Giulio Tremonti (Fi), con l’incarico di vice-premier. Lasciano in quattro: Urbani, Marzano, Sirchia e, in extremis, anche Gasparri. Entrano tre ministri nuovi di zecca: Giorgio La Malfa (politiche comunitarie), Mario Landolfi (comunicazioni) e Francesco Storace (sanità). Due salgono di grado e conquistano un portafoglio. Sono Claudio Scajola, dall’Attuazione del Programma alle Attività Produttive, e Rocco Buttiglione, dalle Politiche comunitarie ai Beni Culturali. Promozione anche per due ex vice ministri: Gianfranco Micciché passa dall’Economia a guidare il nuovo ministero senza portafoglio per Sviluppo e coesione territoriale; Stefano Caldoro (Nuovo Psi) lascia l’Istruzione per il ministero dell’Attuazione del programma di governo.

La crisi del governo Berlusconi è durata poco più di 67 ore, ed è record di rapidità nella storia della Repubblica. Silvio Berlusconi si era infatti dimesso alle 17.30 del 20 aprile, dopo la sconfitta alle regionali e di fronte all’insistenza dell’Udc e di An. Oggi, alle 12.50 ha sciolto la riserva, presentando la lista dei ministri.