Italia

Garante, sì a riprese google maps in luoghi pubblici ma rispetto privacy

«Turisti, passanti, visitatori di musei e aree naturali dovranno essere informati che Google sta effettuando delle riprese sul posto per pubblicarle con il nuovo servizio Google Special Collects. Notizie dettagliate sull’attività dovranno essere preventivamente diffuse anche su internet e presso i luoghi di interesse. Dovranno essere resi riconoscibili i trekker che trasportano le apparecchiature fotografiche sullo zaino». È quanto stabilisce il Garante per la protezione dei dati personali (Garante privacy) in seguito alla decisione della multinazionale di voler lanciare in Italia il servizio Google Special Collects, che consentirà di registrare immagini a 360 gradi in ambienti non raggiungibili dalle tradizionali vetture di Google Street View, come siti archeologici, parchi nazionali, musei e spiagge. Le apparecchiature fotografiche saranno trasportate a piedi da operatori (trekker) o installate su mezzi alternativi, come imbarcazioni o treni. Nella richiesta al Garante, Google ha affermato che nei musei e in altri luoghi ad accesso limitato, al fine di limitare eventuali riprese di visitatori, effettuerà le registrazioni negli orari di chiusura al pubblico. Nelle altre aree, come spiagge e spazi aperti, saranno invece scelti orari in cui sia meno probabile incontrare passanti.

La multinazionale americana provvederà inoltre a oscurare i volti e altri particolari identificativi (ad esempio, le targhe dei veicoli), eventualmente memorizzati, prima di rendere disponibili le immagini sul servizio Google Maps. L’autorità che garantisce la privacy, «nell’ambito del bilanciamento di interessi e in base alla peculiarità del servizio rispetto alla versione standard di Street View, ha imposto alla società – si legge in una nota odierna – l’adozione di adeguate cautele a tutela degli interessati e di misure semplificate per informarli delle riprese in corso». In particolare, Google «dovrà pubblicare informazioni sui luoghi di ripresa sul proprio sito web in italiano nei tre giorni antecedenti l’inizio dei lavori. Informazioni dettagliate dovranno essere pubblicate già sette giorni prima dell’inizio delle riprese anche sui siti web e, se esistenti, sulle newsletter o altre pubblicazioni informative dei partner, cioè degli enti, strutture, soggetti privati, fondazioni coinvolti nel programma». Nei luoghi ad accesso controllato, Google o i suoi incaricati «dovranno provvedere a informare le persone interessate della imminente registrazione delle immagini, in modo da consentire ai visitatori di esercitare il diritto a non venire inquadrati».