Italia

Gelo siberiano: Unaprol, «a rischio circa 25 milioni di ulivi». Danni superano i 120 milioni

Ad oggi, Unaprol stima complessivamente danni per oltre 120 milioni di euro, calcolando anche circa 4 milioni di giornate lavorative perse e l’indotto su tutta la filiera, a partire dal settore della trasformazione. I danni in concreto sono evidenti per le gemme bruciate, le foglie cadute, le cortecce spaccate e i rami rotti che metterebbero «a rischio circa 25 milioni di ulivi». I produttori fanno notare che l’emersione dei danni continuerà anche nelle prossime settimane e che, a seconda delle regioni, questi incideranno tra il 15% e il 60% della produzione del prossimo anno. Colpite in particolare le zone collinari e alcune varietà di piante, con danni a macchia di leopardo dall’Abruzzo alla Puglia, dal Lazio all’Umbria.

A questo punto sarebbero «tanti gli olivicoltori che hanno già deciso di programmare il reimpianto delle piante, con inevitabili conseguenze sul lungo periodo poiché occorrono anni prima che l’ulivo inizi a produrre». Da qui la richiesta di Unparol al Governo di «un intervento a sostegno delle imprese», ha spiegato David Granieri, Presidente dell’associazione che ha aggiunto: «Per fronteggiare questa emergenza è necessario che venga al più presto rifinanziato il piano olivicolo nazionale con l’obiettivo di salvaguardare il settore e garantire il reddito agli olivicoltori».