Italia

Genova. Toti: ponte entro il 2019, 150 mln per tornare normalità

«Il ponte Morandi sarà demolito e ricostruito entro il 2019», ma «saranno necessari «tra i 100 e 150 milioni di euro» per tornare alla normalità. Lo ha affermato il presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, ieri pomeriggio nel corso di una conferenza stampa congiunta con il sindaco di Genova, Marco Bucci, l’assessore regionale alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone, il sottosegretario di Trasporti, Edoardo Rixi, e il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar ligure occidentale, Paolo Emilio Signorini. «Genova non è in ginocchio, sta reagendo – ha evidenziato Toti davanti ai giornalisti riuniti alla sede della Regione -. La Liguria è un posto straordinario,  è raggiungibile, e chi vuole aiutarla venga a trascorrervi le vacanze. Guai a considerare la nostra Regione “malata”, anzi, la Liguria  è una regione che sta crescendo». Alla domanda se il ponte sarà ricostruito dalla società Autostrada per l’Italia ha risposto il sottosegretario Rixi, secondo il quale sicuramente «Autostrade pagherà per la ricostruzione del ponte» e se la stessa società dovesse essere selezionata per ricostruirlo, ciò avverrà con uno stretto controllo da parte delle autorità pubbliche. 

Vi è poi, nell’immediato, il problema della viabilità interna a Genova e soprattutto dell’accesso al Porto. Aprire una strada che dal casello dell’aeroporto di Genova transiti attraverso lo stabilimento locale dell’Ilva e raggiunga i varchi portuali per far confluire i mezzi che trasportano merci. È una delle tre soluzioni allo studio del Comune di Genova per continuare a garantire l’operatività del porto, ricollegare la Valpolcevera e ripristinare la viabilità in uno snodo strategico per l’intero Paese, dopo il crollo del ponte Morandi due giorni fa. A delinearla è stato ieri il sindaco del capoluogo ligure, Marco Bucci, che ha prospettato altre due opzioni. Una si focalizza sul ripristino di corso Perrone e via Trenta settembre, l’altra su rapidi lavori di sgombero della galleria ferroviaria di Campasso. «Stiamo valutando inoltre di far confluire a Genova Est il traffico “leggero” e a Genova ovest quello “pesante”», ha affermato Bucci che ha prospettato anche una gestione più limitata per fasce orarie del traffico dei mezzi pesanti.