Giornata della memoria, Bassetti: "Ciò che è avvenuto, non avvenga mai più"
Questa mattina mons. Stefano Russo, Segretario Generale della CEI, ha dato lettura di una Dichiarazione firmata con il Cardinale Gualtiero Basseti, Presidente della Cei, in occasione del Giorno della Memoria. Di seguito il testo.

Il 27 gennaio, data in cui, nel 1945, fu liberato il campo di Auschwitz, è per noi il Giorno della memoria, il giorno in cui ricordiamo la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché tutte le vittime di un progetto di sterminio. Questo giorno non vuole essere una semplice ricorrenza che si ripete di anno in anno, ma è anche e soprattutto un impegno per il futuro. Perché ciò che è avvenuto, non avvenga mai più. La memoria, infatti, è profondamente legata con il presente e con il futuro. Per questo è importante legarla con il racconto, soprattutto per i più giovani: ignorare una tragedia così grande per l’umanità porta all’indifferenza e al proliferare di quella cultura dello scarto, più volte denunciata da Papa Francesco. L’appello della Chiesa che è in Italia è che il Giorno della memoria sia monito per una cultura di pace, di rispetto e di fratellanza. Purtroppo, nonostante un passato così drammatico, ancora oggi facciamo esperienza quotidiana di minacce e manifestazioni di violenza. Guerre, genocidi, persecuzioni, fanatismi vari continuano a verificarsi, anche se la storia insegna che la violenza non porta mai alla pace. Oggi ribadiamo: mai più crimini così grandi per l’umanità!
Forse ti può interessare anche:
- Giorno della Memoria: card. Bassetti, “non fare memoria e non sapere può portare all’indifferenza che giustifica i crimini più grandi contro l...
- La visita del Papa in Armenia tra memoria e condanna dei genocidi
- Giorno della memoria: Gattegna «costruire il futuro immaginato dai padri fondatori dell’Europa»
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento