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Governo, Renzi ha sciolto la riserva. Ecco la lista dei ministri

Ecco la lista dei ministri del nuovo esecutivo:. Esteri, Federica Mogherini. Interni, Angelino Alfano. Giustizia, Andrea Orlando. Difesa, Roberta Pinotti. Economia, Pier Carlo Padoan. Sviluppo economico, Federica Guidi. Politiche agricole, Maurizio Martina. Ambiente, Gianluca Galletti. Infrastrutture e trasporti, Maurizio Lupi. Lavoro, Giuliano Poletti. Istruzione, Stefania Giannini. Beni culturali e turismo, Dario Franceschini. Salute, Beatrice Lorenzin. Rapporti con il Parlamento e Riforme, Maria Elena Boschi. Pubblica amministrazione e semplificazione, Marianna Madia. Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta. Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio.

«Vogliamo dare una speranza. Ringraziamo il Presidente della Repubblica, milioni di italiani, deputati e senatori che attendono da questo governo risposte concrete», ha dichiarato Matteo Renzi dopo aver consegnato la lista dei ministri al Capo dello Stato. «L’orizzonte a cui puntiamo – ha proseguito – è il 2018, ma voglio dire agli italiani e alle italiane che noi puntiamo a fare le cose che vanno fatte da domani mattina».

«Se può fare il premier uno come me, che è un ragazzo sotto i 40 anni – ha detto ancora Renzi -, è un segnale per le ragazze e i ragazzi giovani che pensano che niente è possibile. Anche la composizione del governo serve a ricomporre il rapporto con gli elettori». E ha aggiunto:  «Per la prima volta il governo è una squadra di sindaci. Il fatto di avere dei sindaci è un segnale che vuole inserire nella discussione politica non solo legittime istanze sempre ascoltate nei palazzi, come quelle dei mercati finanziari, ma anche quelle concrete, anche quelle di chi il disagio lo vive nei mercati rionali». Poi, riguardo alla designazione di Poletti (Legacoop), ha detto: «Mi piacerebbe che la delega a Poletti non fosse solo al lavoro e al welfare ma a quello che inopportunamente viene chiamato terzo settore. In realtà, se guardiamo i numeri, è il primo: sono i numeri del sociale, del no profit, di un mondo che è in sofferenza e al fianco del quale vogliamo stare per offrire un’opportunità di cambiamento».

A proposito della durata del colloquio con il Capo dello Stato, Renzi ha commentato: «Tutte le volte che vengo al Quirinale c’è sempre la polemica sulla durata dell’incontro. È normale che dovendo fare un governo di 4 anni si possano impegare 2 ore e mezzo e tenderei a dire 2 ore e mezzo di messa a punto che sono state bene investite».