Italia

IL PREMIER MONTI A RONDINE: RIBALTARE LA CRISI CON CORAGGIO E DETERMINAZIONE

«In questo luogo si condivide il tempo e lo spazio con il “nemico” per rovesciare l’ostilità e trasformala in impegno per un futuro migliore. Un po’ quello che faccio io a Roma, mettendo a tavola partiti avversari ma con un obiettivo comune: il bene del Paese». Lo ha detto il premier Mario Monti che oggi, dopo aver accolto il Papa in visita ad Arezzo e aver preso parte alla Messa nel parco al Prato, si è recato nella vicina Cittadella della pace di Rondine, dove si è intrattenuto con il fondatore, Franco Vaccari, gli ospiti dello studentato e ha pranzato con loro.  Il premier ha risposto a domande sulla situazione del paese e più in generale dell’Europa e del mondo. Ha sottolineato come il paese sia “segnato da una profonda tensione sociale”, a causa della crisi che alimenta «il malessere, l’insicurezza e la frustrazione la rabbia». Ma ha esortato a mettere da parte i reciproci sospetti che «alimentano la paura e indeboliscono le nostre forze», e a compiere «uno sforzo comune», che necessita anche di «un’equa ripartizione del peso a carico di ciascuno».«Sono rimasto colpito – ha sottolineato il premier – dalla sincerità di questi ragazzi, dalle loro motivazioni. Loro sono i leader di domani di cui il mondo ha bisogno e noi abbiamo bisogno del loro esempio. Stiamo vivendo un momento di forti tensioni sociali dovute alla crisi economica, c’è rabbia e disorientamento, c’è diffidenza e aggressività. Dobbiamo ripensare il nostro stare insieme, con meno paura e più forza, Rondine ci dimostra che c’è una strada diversa e percorribile: loro ribaltano le inimicizie, anche secolari, per costruire ponti di pace; noi dobbiamo ribaltare la crisi con coraggio e determinazione per riprenderci il ruolo che ci spetta e che l’Europa ci riconosce».«Ci vuole più Rondine a Roma – ha detto Monti – anche se vi assicuro che sotto la scorza della polemica politica c’è un grande impegno per il bene collettivo. Questi ragazzi sono l’esempio della forza del soft power italiano». Il premier Monti ha donato una medaglia della presidenza del Consiglio a Franco Vaccari, ricevendone una bottiglia di vino prodotto dagli studenti nel Chianti.